Quando gli “scafisti” sono gli italiani

martedì, 2 settembre 2014

Il “Mattino di Padova” e “Il Giornale di Vicenza” riportano la notizia dell’arresto di diversi tassisti e trasportatori fermati in Germania per aver trasferito in modo irregolare migranti sbarcati in Italia. Nelle ultime settimane sono stati arrestati alcuni tassisti vicentini così come padovani che avevano organizzato viaggi della speranza verso i paesi del Nord Europa per i migranti, tra cui diversi profughi siriani, sbarcati negli ultimi mesi sulle coste italiane. Uno di questi casi è raccontato dal “Mattino di Padova” di martedì 2 settembre. Le autorità tedesche hanno arrestato due un imprenditore vicentino di autonoleggio, Alessio Tavecchio, insieme ad altri conducenti, Marco Santi, 51 anni, Fabio Forin e Giancarlo Flaminio. ” I fatti risalgono al 22 luglio scorso. La comitiva era composta da tre mezzi condotti da Santi, Forin e Flaminio. La polizia di Rosenheim li ha fermati lungo l’autostrada dove è scattato il controllo. Nei cassoni degli autocarri c’erano i 25 siriani arrivati in Veneto dopo uno sbarco a Lampedusa e diretti chissà dove. Tavecchio, imprenditore vicentino, è titolare di “At autonoleggio”, attività di noleggio veicoli con conducente. Di fatto offre il servizio di trasporto a chi ne fa richiesta. Il sospetto è che anche tutti gli altri arrestati lavorassero per lui o che, comunque, rientrassero nello stesso network commerciale”. Secondo  il quotidiano patavino l’operazione di polizia effettuata a Rosenheim, città della Baviera che si trova la capitale Monaco e il confine austriaco, sarebbe stata organizzata dopo una serie di intercettazioni telefoniche. L’arresto di Tavecchio e soci è l’episodio più clamoroso rispetto ad un traffico di persone monitorato con grande severità dalle autorità tedesche. Nelle settimane scorse la Baviera si era lamentata espressamente per lo scarso controllo dei profughi effettuato dall’Italia. Secondo il regolamento europeo Dublin II lo stato membro dell’UE che accoglie per primo un profugo è responsabile della sua accoglienza, ma secondo le autorità tedesche nel nostro paese non vengono effettuati i controlli necessari al fine di non fermarne il transito verso gli altri paesi del Nord Europa. L’arresto dei quattro conducenti vicentini e padovano ha suscitato l’intervento dell’Anitrav, l’associazione nazionale imprese trasporto viaggiatori, che si è attivato con il consolato di Monaco di Baviera al fine di affrontare il caso e tranquillizzare i parenti delle persone arrestate. Sul sito di Anitrav si può vedere come negli ultimi mesi sono stati diversi i casi di arresto di trasportatori italiani fermati in Baviera per aver trasferito in modo illegale profughi siriani. A difendere la categoria al sito del “Fatto Quotidiano” è Pierpaolo Campagnolo, presidente della Cooperativa tassisti vicentini: “Non è obbligatorio sapere chi portiamo, molti dei profughi che si sono allontanati dalla città li abbiamo portati noi. Quando il cliente è presentabile e paga nessuna legge ci impone di chiedergli l’identità. Lo stesso vale per il noleggio con conducente”.

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