Non “usiamo” i sopravvissuti della Shoah per lotte di potere

giovedì, 11 settembre 2014

Accennavo ieri al turbamento che provoca un richiamo insistito e strumentale ai sopravvissuti della Shoah nella controversia sul Museo di Roma. Il loro sacrosanto desiderio di veder realizzato questo Museo prima possibile è divenuto mezzo di propaganda, addirittura con affissioni pubbliche nel quartiere ebraico della capitale, addirittura con figli che firmano a nome dei genitori scomparsi.
Provo dunque ammirazione per l’onestà intellettuale con cui oggi denuncia tale campagna Leone Paserman, presidente della Fondazione Museo della Shoah: “Stanno strumentalizzando i sopravvissuti, cinicamente, perché promettere di aprire il museo in quattro mesi…”. Non era facile dirlo, anche se con disagio in molti lo pensavamo. Ringrazio Paserman che lo ha saputo fare senza peraltro mancare di rispetto a questi nostri preziosi testimoni.

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