Roberto Saviano critica l’inadeguatezza di Matteo Renzi

giovedì, 11 settembre 2014

Roberto Saviano critica lo stile di governo di Matteo Renzi, caratterizzato da un approccio non adeguato alla gravità del momento. La critica dello scrittore di “Gomorra” verrà pubblicata in forma completa nel nuovo numero del settimanale “L’Espresso”, che uscirà venerdì 12 settembre, all’interno della sua rubrica “L’Antitaliano”. Sul sito de “L’Espresso” si possono leggere in anteprima alcuni passaggi della riflessione di Saviano, che attacca il presidente del Consiglio con termini piuttosto duri. ” Il momento è gravissimo e la necessità di serietà è illimitata: il primo ministro e gli altri componenti del Consiglio dei ministri dovrebbero rendersi conto che non è possibile sempre e comunque strizzare l’occhio alla più stantia rappresentazione della cialtroneria nazionale». Una critica che prende di mira l’immagine del presidente del Consiglio mentre tiene in mano un gelato. “Se il giorno in cui si è ufficializzata la deflazione che ha portato l’economia italiana al 1959 il nostro Premier ha teatralmente mangiato il gelato, forse a breve sarà costretto a presentarsi al Paese in ginocchio e con la testa bassa, in un vuoto di parole, finalmente rappresentativo del disastro”. Lo scrittore si riferisce alla risposta di Renzi a “The Economist”. Il settimanale britannico aveva dedicato una copertina al solito provocatoria sul ritorno dell’eurocrisi, con una barca di carta da moneta con il simbolo dell’euro. Sopra la barca c’erano i leader dei 3 principali paesi dell’unione monetaria – Angela Merkel, François Hollande e Matteo Renzi – ritratti in pose di disinteresse, mentre Mario Draghi tentava di tirar fuori l’acqua per evitare l’affondamento dell’imbarcazione. La copertina di The Economist ritraeva una situazione di gravità condivisa da Roberto Saviano, che rimprovera il presidente del Consiglio di non avere uno stile e una linea di governo adeguata al perdurare della crisi. ” Si pensava che con l’uscita di scena di Silvio Berlusconi, quell’eterno rinvio ai tipici personaggi della commedia all’italiana fosse esaurito. Si sperava che il pagliaccio e l’abile battutista con responsabilità di governo avessero lasciato il terreno a una generazione di persone serie, in grado di cogliere la gravità delle situazioni e dunque capace di lavorare con discrezione a soluzioni anche dolorose, ma di largo respiro”. Per lo scrittore e giornalista servirebbe ad esempio un forte investimento nel capitale umano, per contrastare l’emorragia di giovani talenti che scelgono di abbandonare l’Italia per poter trovare soddisfazioni personali, ma il governo propone solo annunci come già capitava con quelli passati. ” Ci vuole un investimento forte sul capitale umano. E invece dobbiamo rassegnarci all’idea che ogni Governo si senta in obbligo di annunciare una “rivoluzione” nel mondo della scuola”. Robero Saviano ritiene necessario un diverso modo di guidare al paese, dedito all’azione e non alle messinscene mediatiche. ” Ci si aspetterebbe umiltà, silenzio, riservatezza: esistere solo quando si è al lavoro, rifuggendo ogni futilità”.

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