Di nuovo una strage, centinaia di morti per naufragio nel Mare Nostrum

lunedì, 15 settembre 2014

Il tributo di vite umane legato alle tragedie dell’immigrazione continua ad essere pesantissimo. Secondo quanto comunicato dalla portavoce dell’Unhc Carlotta Sami sarebbero più di 500 i morti legati a naufragi avvenuti negli ultimi giorni nelle acque del Mar Mediterraneo tra l’Europa e l’Africa. L’Oim parla invece di più di 700 vittime. In Libia un barcone è affondato sabato scorso, e solo 36 delle 250 persone a bordo sono state tratte in salvo dalla marina militare del paese africano. Il conteggio dei cadaveri è ancora da aggiornare, mentre l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, ha denunciato una tragedia dal costo umano superiore al naufragio di Lampedusa dello scorso anno. Secondo il racconto di due palestinesi miracolosamente salvatisi, un gruppo di scafisti avrebbe affondato volutamente una barca che trasportava circa 500 migranti. Una ribellione dei passeggeri avrebbe determinato la scelta di compiere un omicidio così efferato. Ecco il racconto del dramma avvenuto a 300 miglia da Malta riportato dal sito dell’agenzia Ansa. ” Secondo le testimonianze dei sopravvissuti, i migranti, siriani, palestinesi, egiziani e sudanesi, erano partiti in 500 da Damietta, in Egitto, sabato 6 settembre. Tra loro anche molte famiglie con bambini e minori non accompagnati. “Dopo aver già cambiato diverse imbarcazioni lungo la rotta, mercoledì scorso i trafficanti, a bordo di un altro natante, hanno chiesto ai migranti di ‘saltare’ su un’ennesima nave più piccola e precaria . Comprendendo la pericolosità della situazione, molti si sono ribellati: ne è nato uno scontro con i trafficanti, che a un certo punto, innervositi, hanno speronato il barcone dei migranti dalla poppa facendolo affondare”. Su questo dramma sta indagando anche la polizia italiana. I ragazzi palestinesi che hanno raccontato questa vicenda sono stati salvati dopo più di un giorno passato in mezzo al mare, aggrappati ad un salvagente o a pezzi di imbarcazione ancora galleggianti. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni sottolinea “come il bilancio di vittime di queste ore nel Mediterraneo sia pesantissimo. Sarebbero quindi 700 le persone morte in mare in questi ultimi giorni. Secondo l’Oim l’unico modo per rendere impotenti queste organizzazioni è cominciare ad aprire canali legali di entrata in Europa per tutte quelle persone, uomini, donne, bambini, che fuggono dai loro paesi in cerca di protezione”. Un comunicato stampa diffuso oggi dall’Unhrc sottolinea come nel 2014 siano oltre 2500 le persone morte o disperse nei viaggi dalle coste africane verso l’Europa, più di 2200 solo da inizio da giugno. Gli sconvolgimenti  nei paesi arabi hanno incrementato il numero delle persone in fuga dalle guerre: più di 130 mila sono state i migranti arrivati in Europa dal mare nel corso di quest’anno, più del doppio rispetto ai 60 mila registrati nel 2013. L’Italia ne ha accolti oltre 118 mila, la maggior parte di essi salvati grazie all’operazione Mare Nostrum.

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