L’impressionate solidarietà per il ragazzo di Torpignattara che ha ucciso di botte un pakistano

lunedì, 22 settembre 2014

A Torpignattara, quartiere della periferia romana, si è verificata una tragedia, ma la solidarietà sembra esser scattata al contrario, visto che le persone stanno manifestando in favore dell’omicida invece che della vittima. Un ragazzo di 17 anni, Daniel, ha ucciso di botte un clochard pakistano dopo che questi gli aveva sputato addosso. L’uomo era ubriaco e molestava i passanti, insultandoli in vario modo. Quando il 28enne pakistano si è scontrato con Daniel, ragazzo del quartier Torpignattara, uno sputo gli è stato fatale. L’adolescente romano ha preso a botte il clochard, e dopo il pestaggio si è reso subito conto di averlo ucciso. I carabinieri sono arrivati immediatamente, allertati da una telefonata che ha fatto scattare l’ira dei presenti, visto che il giovanissimo Daniel è stato subito arrestato e trasferito in carcere. Il ragazzo romano ha ammesso l’omicidio, anche se ha rimarcato di aver sferrato un solo colpo contro il clochard. Una versione contraddetta dal medico legale, a quanto riferiscono “Il Messaggero” e “La Repubblica”, che avrebbe constatato diverse ferite provocate da pugni e calci. L’autopsia rivelerà le cause della morte del clochard, ma nel quartiere di Torpignattara molte persone hanno preso le parti dell’omicida. Sul luogo del delitto così come in altre zone sono stati esposti striscioni di solidarietà in supporto a Daniel. “Non sei solo. Siamo tutti con te, Daniel”, è forse il più interessante per capire lo spirito che aleggia in una parte di Torpignattara. Questo quartiere della periferia romana è spesso stato all’attenzione della cronaca, per le difficoltà provocate dalla convivenza tra italiani e stranieri. ” Siamo nella periferia di Roma con il più alto tasso di extracomunitari, dove la convivenza pacifica e quotidiane storie di integrazione si intrecciano con diffidenze, razzismo e fatti di cronaca nera che si susseguono con regolare cadenza”, scrive il “Messaggero”, ricordando come proprio a Torpignattara un gruppo di mamme interruppe il comizio anti immigrati di Mario Borghezio.

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