Nessuna disquisizione sulla riforma del mercato del lavoro può considerarsi davvero fondata in assenza di un requisito fondamentale: Renzi ha recuperato le risorse necessarie per fornire un assegno universale per chiunque perda il lavoro, fisso o precario che sia? Quanti soldi per gli ammortizzatori sociali, e per quanto tempo?
Ci stiamo girando intorno ma se la riforma del mercato del lavoro eludesse un piano dettagliato sul sostegno a tutti i senza lavoro, beh allora chiunque avrebbe buone ragioni per viverla come una riforma “a togliere”, anzichè una riforma “a dare”.
Credo che Renzi questo lo sappia benissimo. Non approvo il suo metodo di comunicare minacciando, ma spero lunedì in Direzione estragga dal cappello il coniglio dei nuovi ammortizzatori sociali finanziati. No al trucco di rinviarli in altro provvedimento, magari collegato alla legge di stabilità. Se lunedì non riempie col diritto al sostegno pubblico per i senza lavoro il guscio vuoto del JobsAct, avrà ragione chi lo indica solo come messaggio di facilitazione dei licenziamenti. Ovvero uno scalpo per i rigoristi europei.