Travolgente performance televisiva di Matteo Renzi a “Che tempo che fa”. Per anticipare lo stanziamento nella legge di stabilità di 1,5 miliardi destinati al superamento del precariato. Francamente l’annuncio mi pare scombiccherato. Non si è capito se quella somma servirà a estendere un assegno di disoccupazione ai precari che perdono il lavoro. O se invece il Jobs Act con il suo nuovo contratto a tempo indeterminato con tutele crescenti prevederà l’abrogazione dei contratti a termine peraltro appena facilitati dal decreto Poletti. Boh. Sentiremo qualcosa di più preciso alla direzione del Pd, si spera. Intanto l’effervescente primo ministro ha capito di dover rilanciare l’idea di un’estensione dei diritti per far digerire il proposito, ribadito, di cancellare l’articolo 18. Con il condimento del solito attacco ingeneroso ai sindacati, accusati con faciloneria di aver lasciato dilagare in Italia disoccupazione e precariato. Mentre invece gli imprenditori, poverini, si davano da fare per il bene dei loro dipendenti.