In Italia slitta il pareggio di bilancio, la Francia tira un ceffone all’austerità

mercoledì, 1 ottobre 2014

Questa è la prima vera manovra economica del governo Renzi, annunciata dal ministro Pier Carlo Padoan: l’Italia non rispetterà la scadenza 2016 prevista dal Fiscal Compact per avviare un oneroso e irrealistico piano di rientro del suo debito pubblico. Vista la congiuntura economica negativa, il pareggio di bilancio viene fatto slittare al 2017 e la manovra prevederà 11 miliardi di deficit. Logico. Inevitabile. Sarebbe stato meglio dichiararlo prima.
Più clamoroso è l’annuncio che arriva da Parigi, dove il governo socialista tira un ceffone plateale ai parametri di Maastricht annunciando la previsione di un rapporto deficit/pil del 4,4% in netta controtendenza con i vincoli comunitari e il dogma dell’austerità. Ora sì che avranno di che discutere i ministro economici dell’Ue, in vista della consegna entro il 15 ottobre delle rispettive leggi di stabilità. Il guanto di sfida alla Germania e agli altri custodi dell’euroausterità è lanciato.

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