La sedicesima bocciatura di Violante è una sconfitta politica di cui prendere atto

giovedì, 2 ottobre 2014

Le hanno provate tutte, negli abbinamenti. Luciano Violante ha stoicamente sopportato che il suo nome venisse messo di fianco ai più diversi candidati del centrodestra. Ma il risultato finale, giunti alla sedicesima votazione e dopo numerosi imbarazzanti rinvii, non è cambiato. Rimane nettamente al di sotto del quorum necessario perchè è l’ipotesi politica rappresentata dalla sua candidatura bipartisan, sono i suoi sponsor, è il tragitto decisionale da cui scaturisce, a subire una sconfitta. Non farò a Violante il torto di considerare la sua ostinazione frutto di un calcolo personale. Ma proprio per questo toccherebbe ora a lui levare dall’imbarazzo il suo partito che, insusitatamente, per calcoli non chiariti, lo aveva esentato dalla categoria che va per la maggiore (e alla quale immodestamente oso associarmi): i rottamati.

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