Padoan: 800 mila nuovi contratti a tempo indeterminato con decontribuzioni e Jobs Act

venerdì, 17 ottobre 2014

Il ministro dell’Economia PierCarlo Padoan ha concesso una lunga intervista al vicedirettore del “Sole 24 Ore” Fabrizio Forquet in un cui ha illustrato i dettagli della legge di Stabilità. Padoan ha rimarcato come gli incentivi per le assunzioni con i contratti a tempo indeterminato inseriti dal Governo nella manovra di bilancio potrebbero avere un impatto significativo sul fronte occupazionale. ” Pensiamo 800 mila (nuovi contratti, ndA). Di certo, insieme al Jobs Act, questo contratto diventerà molto più conveniente”. Il Governo Renzi ha introdotto l’azzeramento triennale dei contributi per i neo assunti a tempo indeterminato, finanziando questa misura con circa 1,9 miliardi di euro. Un impegno che conferma una misura introdotta con il Jobs Act, che va ancora approvato, r che dovrebbe mitigare la crescente residualità di questa tipologia di assunzione nei nuovi contratti di lavoro siglati nel nostro paese. I termini di eleggibilità della decontribuzione sono però piuttosto restrittivi. Vi potrà accedere solo il lavoratore che prima degli ultimi mesi non aveva un contratto a tempo indeterminato, ovvero un assunto con un determinato o altra tipologia contrattuale, un disoccupato oppure chi è in cerca di prima occupazione. Il taglio dei contributi ha un limite massimo a 6200 euro. Per finanziare questa misura sono stati però cancellati gli incentivi previsti dalla legge 407/1990 per assumere i lavoratori disoccupati da 24 mesi. Il Governo Letta aveva adottato una simile misura, anche se rivolta solo a gruppi svantaggiati, che non ha prodotto benefici significativi. La stima fornita da Padoan, 800 mila nuovi contratti, appare ottimista, sopratutto perché simili incentivi possono funzionare solo con una quadro congiunturale positivo. Al momento l’Europa sembra poter scivolare verso la terza recessione consecutiva dopo la crisi finanziaria del 2008, e i governi dell’UE appaiono piuttosto divisi sulle strategie da adottare. Nell’intervista al “Sole” il ministro dell’Economia si è detto comunque fiducioso sul sì della Commissione alla manovra di bilancio, rimarcando il buon rapporto costruito in questi mesi con Jyrki Katainen. L’ex premier finlandese è l’attuale commissario agli Affari economici e finanziari, e diventerà vicepresidente sotto la presidenza Juncker con responsabilità sui temi di lavoro, crescita, competitività e investimenti.

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