“Voci vicine”, a Reggio Emilia un concerto-passione sulle tracce dell’Italia che si indigna

sabato, 18 ottobre 2014

Domenica 19 ottobre 2014 al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, con inizio alle ore 18; parteciperò come voce narrante a un’opera di musica contemporanea ideata e composta da Fabio Cifariello Ciardi (nella foto). Qui di seguito la presentazione di questo inedito, per me appassionante, esperimento.

L’Ensemble Icarus, diretto da Yoichi Sugiyama e Gad Lerner sono impegnati il 19 ottobre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia nella prima assoluta dello spettacolo “Voci vicine” del compositore di musica contemporanea Fabio Cifariello Ciardi.

Si tratta di un concerto-passione per musica, video e giornalista dedicato alle voci dell’indignazione che udiamo ogni giorno attraverso i media: appelli, denunce, invettive, parole anche sgrammaticate che a volte sentiamo vicine, a volte confuse e che a volte non siamo in grado di interpretare.

Fabio Cifariello Ciardi si è imposto la raccolta e l’esame di centinaia di documenti video e ha imposto al materiale una classificazione in temi del disagio e in luoghi geografici, persino in “stili dell’indignazione”.

Di qui il lavoro di “traduzione” musicale: le inflessioni e i ritmi delle voci parlate diventano, a tratti, i timbri di un ensemble strumentale. Traduzione da voce-che-parla a strumento-che-sembra-parlare, per cogliere l’intensità emotiva, la prossemica della parola, anche senza la parola, e dunque prima della sua stessa comprensione. Poiché, come sappiamo la comunicazione verbale trasmette – accanto ai contenuti – toni e pause non meno significanti, melodie del parlato, gesti, atteggiamenti, microemozioni disegnate sul volto di chi ascoltiamo.
Sulla scena del teatro reggiano, nell’ambito del Festival Aperto, si incontrano un giornalista, Gad Lerner, un ensemble strumentale, Icaro Ensemble, e le sorgenti video selezionate da Fabio Cifariello Ciardi da cui si affacciano coloro che per qualche minuto hanno raccontato, si sono indignati, con parole cariche di emozione o di rabbia tradotte in musica dal talentuoso musicista romano.
Un lavoro che lega inestricabilmente l’arte compositiva, l’indagine sociale, una riflessione sui linguaggi, l’impiego di tecnologie audio e video in un’inventiva forma di concerto rappresentato, in cui frammenti video diventano solisti di un’opera sui generis, o meglio, di una Passione.

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