Le identificazioni dei migranti fatte anche con la forza

martedì, 21 ottobre 2014

La chiusura di Mare Nostrum e l’avvio di Triton obbliga l’Italia a prendere i dati dei migranti che arrivano nel nostro Paese. Il sistema di Dublino assegna questo compito agli Stati membri dell’UE che accolgono per primi gli stranieri, ma non sempre le nostre autorità rispettavano questo vincolo comunitario. Grazie a Mare Nostrum arrivavano nei Centri di accoglienza decine di migliaia di persone, e visto il collasso di queste strutture, molte di queste erano fatte defluire verso gli altri Stati europei senza la necessaria identificazione. Un modo di agire che aveva suscitato l’ira di diversi Paesi confinanti con l’Italia, come la Germania o l’Austria, che avevano minacciato nelle settimane scorse di chiudere le frontiere visto il continuo afflusso di stranieri irregolari. L’avvio di Triton è stato però ottenuto con la garanzia che il nostro Paese registrasse tutti i migranti, così da inserire i dati in Eurodac, il sistema che permette agli stati di definire lo stato competente per l’esame della domanda, verificando che il richiedente non l’abbia presentata in altri paesi UE. Nelle settimane scorse una direttiva del ministero dell’Interno ha spiegato come questi dati possano anche essere ottenuti con la forza, una prescrizione completamente assente nelle normative UE, come scrive il sito “StranieriinItalia”. ” Dopo aver ricordato che “alcuni Stati membri lamentano, con crescente insistenza il mancato fotosegnalamento di numerosi migranti”, parla della  necessità d’affrontare la situazione emergenziale con rinnovata cura nelle attività d’identificazione e fotosegnalamento dei migranti”.“Nei mesi scorsi- ammette il Viminale – si è avuto modo di constatare l’oggettiva difficoltà di procedere al fotosegnalamento dei migranti” a causa del “rilevante numero di gruppi soccorsi» dalle navi”. I “tentativi esperiti in tali condizioni” hanno “determinato rilevanti problemi connessi alla sicurezza”. Ora, “per superare le difficoltà operative riscontrate” si prenderanno subito a tutti foto e impronte.  “”Prescindendo dalla puntuale identificazione sulla base dell’esibizione del documento di viaggio, se posseduto”o anche “dall’inesistenza di motivi di dubbio sulla dichiarata identità “, la circolare dispone infatti che “lo straniero deve essere sempre sottoposto a rilievi foto dattiloscopici e segnaletici”. I diretti interessati verranno informati della novità con un volantino multilingue (arabo, eritreo, inglese francese e italiano) distribuito dagli operatori di Mare Nostrum. “Il rifiuto di fornire le proprie generalità e di farsi fotosegnalare – spiega – costituisce reato e determina la denunzia all’autorità giudiziaria. In ogni caso la polizia procederà all’acquisizione delle foto e delle impronte digitali, anche con l’uso della forza se necessario”. Il sito Meltingpot.org segnala che dopo questa direttiva si sono registrati diversi casi di migranti che hanno subito violenza. ” In queste settimane nei centri di accoglienza del sud succede di tutto nonostante il regolamento che istituisce Eurodac non faccia in alcun modo menzione della possibilità dell’uso della forza”.

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