Le perplessità di UE e presidenza della Repubblica sulla legge di Stabilità

mercoledì, 22 ottobre 2014

La legge di Stabilità del Governo Renzi è stata licenziata settimana scorsa dal Consiglio dei ministri, ma il suo percorso futuro appare piuttosto difficoltoso. Il “Financial Times” ha anticipato l’invio di una lettera della Commissione UE sulla manovra di bilancio,  in cui sono stati sollevati dubbi sulle coperture e i tagli indicati dall’esecutivo del nostro paese. Una richiesta di chiarimenti che potrebbe portare all’approvazione o, più difficilmente, a una bocciatura con richiesta di ridefinizione dei saldi di bilancio proposti nella legge di Stabilità. Le perplessità dell’esecutivo comunitario riguarderebbero anche le manovre inviate da Francia, Austria, Slovenia e Malta, anche se da Bruxelles viene smentito che la missiva ai governi sia stata già inviata. All’interno delle istituzioni comunitarie si vive un delicato momento di passaggio tra la Commissione Barroso e il nuovo esecutivo guidato da Juncker, che entrerà in carica il 1° novembre se oggi il Parlamento europeo darà la fiducia, come è nelle aspettative. Il Governo Renzi sembra attendersi uno stop da Barroso, concentrandosi sulla ricerca di una mediazione con il nuovo presidente della Commissione. L’articolato della legge di Stabilità è arrivato con un po’ di ritardo alla presidenza della Repubblica, che ora dovrà esaminarla prima di procedere alla firma necessaria per l’approvazione del testo. La Ragioneria generale dello Stato non ha ancora approvato la manovra di bilancio, e i quotidiani riferiscono delle sue perplessità in materia di coperture. Diversi fonti indicano forti dubbi sui quasi 4 miliardi recuperati dall’evasione fiscale, e ci sarebbero pressioni per l’anticipo delle clausole di salvaguardia, che riguardano in primis l’aumento dell’Iva. Forti incrementi di pressione fiscale che arriverebbero nei prossimi anni, dopo la pausa dal consolidamento fiscale prevista per quest’anno.

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