Bus separati per rom e italiani voluti da una giunta di centrosinistra

venerdì, 24 ottobre 2014

L’amministrazione di Borgaro Torinese intende introdurre un doppio collegamento nella tratta di trasporto che collega una piazza della sua città al campo rom che si trova alla sua periferia. Il bus numero 69 collega infatti il centro cittadino al luogo di residenza della comunità rom, e da diverso tempo è oggetto di numerose proteste. Secondo diverse testimonianze i passeggeri italiani, in particolare gli studenti, avrebbero subito ripetuti tentativi di aggressione e furti da parte dei rom, come racconta il quotidiano “La Stampa” di venerdì 24 ottobre. La giunta di Borgaro, una lista civica di centrosinistra guidata da un sindaco del PD, ha raccolto il disagio diffuso, e ha proposto una soluzione “pragmatica”: mantenere il bus 69, e affiancarlo con un nuovo collegamento riservato ai soli rom. La tratta normale non fermerebbe più al campo, mentre la nuova collegherebbe il luogo dove vivono i rom di Borgaro Torinese al centro cittadino. Il sindaco Claudio Gambino spiega a “La Stampa” come in questo modo non ci rimetterà nessuno, mentre questa soluzione è difesa da anche dal suo assessore ai Trasporti, Luigi Spinelli, esponente di Sel. La giunta in passato ha sperimentato anche la scorta dei passeggeri effettuata dai vigili urbani, ma il tentativo, durato 2 settimane, non ha funzionato. La proposta appare controverso, ma la negazione nega con forza che si tratti di razzismo, visto che la situazione è degenerata, diventando impossibile da sostenere per la popolazione di Borgaro Torinese. L’editorialista de “La Stampa”, Massimo Gramellini, ha dedicato il suo “Buongiorno” odierno a questa vicenda.

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