Il nuovo sindaco di Reggio Calabria è Giuseppe Falcomatà, figlio dell’ex primo cittadino dei Ds Italo, che ha vinto in modo molto netto il primo turno delle comunali della più popolosa città calabrese. Comune storicamente conteso tra centrodestra e centrosinistra, anche se tendenzialmente più vicino al campo conservatore nelle elezioni politiche, l’amministrazione di Reggio Calabria era commissariata da ormai più di 2 anni. La giunta del precedente sindaco Demetrio Arena era stata sciolta dal ministero degli Interni per infiltrazioni mafiose. Giuseppe Falcomatà ha superato il 60%, con un margine di oltre 30 punti percentuali sul candidato del centrodestra, Lucio Dattola. A livello di partiti si nota un quadro estremamente frammentato, con il PD al 16%, e con molte liste civiche di centrosinistra poco sotto al 10%. Anche Forza Italia è stata superata da una lista, Reggio Futura, non legata a un partito e che sosteneva la candidatura di Dattola. Il Movimento 5 Stelle è la sorpresa negativa di queste elezioni. Il suo candidato sindaco, Vincenzo Giordano, ha superato di poco il 2%, mentre la lista M5S ha ottenuto l’1,87%, così venendo esclusa dal consiglio comunale reggino. Un passo falso che evidenzia un tratto tipico dei 5 Stelle, incapaci di ottenere consensi significativi in elezioni come quelle amministrative dove conta il radicamento sul territorio, e il voto d’opinione è un fattore marginale nelle scelte elettorali degli italiani. Alle elezioni europee il PD aveva conquistato il 35% delle preferenze, precedendo il M5S al 21 e Forza Italia al 16%. Dati che si riflettono parzialmente nel voto comunale, visto il crollo elettorale del partito guidato da Beppe Grillo.