Il microcredito italiano è cresciuto dell’81% durante la crisi

venerdì, 31 ottobre 2014

La stretta creditizia è uno dei principali motivi della perdurante recessione italiana, e gli stress test della Bce hanno testimoniato le difficoltà del nostro sistema bancario. Benché questo settore sia ancora nettamente marginale nella nostra economia, il microcredito è invece cresciuto a tassi davvero significativi gli ultimi 3 anni, ovvero da quando è scoppiata la crisi da spread e la successiva recessione. Secondo i dati forniti dall’Ente nazionale per il microcredito, e riportati dal “Corriere della Sera” di venerdì 31 ottobre 2014, l’erogazione di microcredito è cresciuta dell’81% dal 2011 a oggi. Tra il 2012 e il 2013 il tasso di incremento è stato pari al 38,7%, una crescita superiore rispetto al biennio precedente. L’impegno finanziario complessivo è aumentato sensibilmente, arrivano a quota 44,7 milioni di euro. Una cifra che testimonia la marginalità di questo settore finanziario. Come rimarca il “Corriere”, in questi anni è cresciuto sensibilmente il microcredito legato a finalità produttive, mentre è rimasta stabile l’erogazione di prestiti di importo molto contenuto a tassi di interesse bassi destinati a scopi sociali.

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