Monte del Tempio o spianata delle Moschee? Di nuovo a Gerusalemme una guerra blasfema

venerdì, 31 ottobre 2014

Stasera al tramonto di una “giornata della rabbia” -così, per l’ennesima volta, l’hanno proclamata i palestinesi- andrò anch’io al Muro del Pianto per l’inizio del sabato. Ci andrò sperando che i musulmani possano aver pregato in pace alla moschea al-Aqsa e al Duomo della Roccia (o moschea di Omar) poche decine di metri più sopra. Anche se le autorità israeliane hanno imposto la proibizione di recarsi in quel luogo cruciale per chi abbia meno di 50 anni.
Tutto ciò è semplicemente un’offesa a Dio e al credo religioso dei monoteisti. Gerusalemme ormai è una città-mosaico nella quale diviene problematico tracciare linee di separazione fra quartieri ebraici e quartieri arabi. La rivolta dei giovani arabi è diffusa e può scoppiare all’improvviso ovunque, magari di fianco ai locali affollati in cui si divertono i giovani ebrei. Stiamo vivendo una degenerazione della convivenza che potrebbe dare luogo a esiti tragici. La politica del governo Netanyahu rischia di provocare una intifada nella capitale stessa dello Stato che vorrebbe difendere.

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