Gli Stati Uniti bocciano Barack Obama e i Democratici

mercoledì, 5 novembre 2014

Le elezioni di metà mandato sono state un referendum su Barack Obama, e la netta maggioranza degli americani ha bocciato la sua amministrazione. Gli exit poll hanno rilevato come solo il 44% degli statunitensi apprezzi il suo operato, mentre il 55% ha espresso un’opinione negativa sulla Casa Bianca democratica. In questo clima di ostilità verso il presidente i candidati democratici sono stati travolti, mentre i Repubblicani hanno beneficiato del bonus dell’opposizione che, a parti invertite, avevano sfruttato i loro avversari nel 2006 grazie all’impopolarità di George Bush. Dopo la batosta del 2010 Barack Obama colleziona un altro pesante passo falso per il suo partito, così eguagliando Truman ed Eisenhower nel triste primato di presidenti pesantemente bocciati nelle due Midterm svoltesi durante la loro amministrazione. La sconfitta democratica è stata tanto ampia quanto inaspettata per dimensioni. I Repubblicani hanno conquistato facilmente la maggioranza al Senato degli Stati Uniti, sfiorando un cappotto di 11 seggi conquistati ai loro avversari. Con il ballottaggio della Louisiana che si svolgerà il 6 dicembre il Gop dovrebbe ottenere 54 seggi. A livello statale la sconfitta del partito di Barack Obama è stata, se possibile, ancora più netta. Il presidente si era tenuto lontano dalla campagna elettorale, e aveva concentrato le sue apparizioni in stati di orientamento progressisti come il “suo” Illinois, il Maryland o il Connecticut. Con grande sorpresa di tutti gli osservatori i repubblicani hanno strappato questi governatori ai democratici (con il dubbio sul Connecticut) insieme alla roccaforte liberal del Massachusetts, mentre la maggioranza degli altri esponenti Gop, con l’eccezione di Rick Scott in Florida e Paul LePage in Maine, ha ottenuto facili riconferme. I Democratici sono riusciti a gioire solo per la riconquista della Pennsylvania. In prospettiva presidenziali 2016 sono state significative le vittorie di due governatori repubblicani del Midwest, Scott Walker in Wisconsin e John Kasich in Ohio, che potrebbero aspirare alla corsa per la Casa Bianca. Il successo dei Repubblicani alla Camera dei Rappresentanti era scontato, ma la maggioranza guidata dallo Speaker John Boehner arriverà su livelli che mancavano da circa 80 anni in casa Gop. Quando Barack Obama è arrivato alla presidenza i Democratici dominavano il Congresso e avevano la maggioranza, netta, nei governatorati e nelle assemblee legislative statali. Dopo 6 anni di amministrazione i rapporti di forza si sono quasi completamente ribaltati a favore dei Repubblicani. Gli ultimi due anni di mandato alla Casa Bianca si annunciano particolarmente difficili per Obama, che dovrà fare i conti con un Congresso ostile pronto a bloccare ogni sua iniziativa.

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