Dall’avvio dell’operazione militare guidata dagli Stati Uniti l’Isis non è più riuscita ad avanzare l’espansione del “califfato” proclamato da al Baghdadi, ed è anzi stata costretta a subire significativi arretramenti in Siria così come in Iraq. Il fallimento della conquista di Kobane è uno dei diversi insuccessi militari collezionati da un’organizzazione che era sembrata pressoché inarrestabile per tutto l’inizio del 2014. La promessa di continue vittorie è però un messaggio chiave della propaganda dell’Isis, e probabilmente per corroborare questa propaganda un profilo Twitter legato allo Stato islamico ha deciso di celebrare come una vittoria l’allontanamento di Chuck Hagel dal Pentagono.
Secretary of Defence Hagel resigned … #IS celebrates with hashtag #??????_?????????_????_?????_??????_???????? pic.twitter.com/VY0kyQDhJH
— Pieter Van Ostaeyen (@p_vanostaeyen) 24 Novembre 2014
Il messaggio inviato via Twitter significa: “Lo Stato islamico fa cadere il ministro della Difesa degli Stati Uniti”. Una forma di propaganda che allude al dissenso all’interno dell’amministrazione americana sulla strategia più adatta per contrastare il jihadismo sunnita dell’Isis. Chuck Hagel, ex senatore repubblicano che si era opposto alla guerra in Iraq, era uno degli esponenti più scettici su un massiccio utilizzo dell’esercito americano per contrastare le milizie di al-Baghdadi. Secondo diverse fonti giornalistiche, tra cui il New York Times, il presidente avrebbe preferito concludere il rapporto di collaborazione con Hagel, iniziato con l’avvio del secondo mandato, per definire una strategia di impegno militare più aggressiva. Il segretario alla Difesa era stato scelto da Barack Obama per contenere le richieste dei vertici dell’esercito americano, che avrebbero voluto mantenere più truppe in Iraq e Afghanistan, ma la perdita del Senato e il rafforzamento congressuale dei Repubblicani costringono l’amministrazione a rimodulare la sua politica estera e di sicurezza.