Stasera alle 21 “Cercasi crescita disperatamente” a Fischia il Vento

mercoledì, 10 dicembre 2014

Ecco il comunicato stampa di presentazione della terza puntata di Fischia il Vento, che sarà trasmessa questa sera su Repubblica.it e Laeffe alle 21.

MERCOLEDI’ 10 DICEMBRE ALLE 21.00 SU laeffe (canale 50 DTT e tivùsat e 139 di SKY)

E IN CONTEMPORANEA SU REPUBBLICA.IT

 

“CERCASI CRESCITA DISPERATAMENTE”

A FISCHIA IL VENTO

 

L’ITALIA AL BIVIO:

HA SENSO INSEGUIRE LA RICETTA CLASSICA (AUTOMOBILI, EDILIZIA, GRANDI OPERE)

O DALLA CRISI USCIRA’ UN MODELLO DIVERSO DI ECONOMIA CHE CAMBIERA’ LE NOSTRE ABITUDINI?

Basta rigore bisogna crescere. Sì, ma come? Mentre l’agenzia “Standard & Poor” ha declassato ulteriormente il nostro rating, il rapporto sull’economia del Centro Einaudi descrive un Paese non solo in piena recessione, ma anche con un “diffuso senso di disperazione”. Lo racconta il professor Mario Deaglio, docente di Politica Economica e curatore del rapporto, che ragiona anche sulle previsioni sbagliate degli economisti riguardo la ripresa e paventa che il funzionamento dei vecchi modelli economici possa essere ripristinato solo da un evento drammatico come quello di una guerra.

Ma è possibile immaginare una crescita “altra” che non si misuri in punti di Pil? Da qui prende il via il terzo viaggio di Gad Lerner e Fischia il Vento, in onda domani, mercoledì 10 dicembre 2014 alle 21.00 su laeffe (canale 50 DTT e tivùsat e 139 di SKY) e in contemporanea su Repubblica.it.

Così, mentre infrastrutture presentate come epocali si rivelano quanto meno al di sotto delle aspettative (è il caso dell’autostrada Brebemi tra Brescia e Milano da poco inaugurata e pressoché deserta), uno dei settori che hanno sempre trainato l’economia, come quello dell’auto, cerca di uscire dalle secche puntando sull’alta gamma. Giorgio Barba Navaretti, docente di Economia Politica, spiega come la fusione Fiat-Chrysler sia una mossa strategica potenzialmente vantaggiosa per l’Italia, non solo per l’azienda: di fronte all’alternativa della chiusura in toto delle attività produttive italiane, costruire auto per tutto il mondo “è una scommessa molto forte, e se il piano andrà in porto le fabbriche verranno saturate”. Ma mentre nello stabilimento torinese di Grugliasco si producono le Maserati, Termini Imerese è messa in ginocchio dalla chiusura dello stabilimento Fiat, con oltre 1000 lavoratori agli sgoccioli della cassa integrazione, come raccontano gli stessi operai e il sindaco della città.

Che “la vecchia crescita è finita”, lo sostiene Carlin Petrini, fondatore di Slow Food: “la nostra società si è basata su un consumo delle energie superiori a quelle prodotte” dice, e ora sono necessari nuovi paradigmi basati su una logica meno espansiva: “la finitezza delle risorse non è una chimera, non si può più continuare così”.

Mentre un politico come Stefano Fassina, ex Viceministro Pd dell’Economia, denuncia i limiti della politica liberista che ci ha portato sul “sul Titanic Europa e stiamo andando a sbattere”. E arriva addirittura a mettere in dubbio la moneta unica ipotizzando un euro a due velocità.

Lerner va anche a scoprire la filosofia che sta dietro al successo di Bla Bla Car, il più affermato sito di ride sharing, viaggi condivisi, che è ormai una realtà europea con centinaia di migliaia di utenti.
Testimonianze, teorie e opinioni multiparte sulla crisi sono al centro di “Cercasi crescita disperatamente”, terzo appuntamento di “Fischia il Vento” di Gad Lerner in onda mercoledì 10 dicembre alle 21.00 su laeffe (canale 50 DTT e tivùsat e canale 139 di Sky) e su Repubblica.it.

 

Fischia il vento, prodotto da Pulsemedia per Repubblica e laeffe, la tv del Gruppo Feltrinelli, è il format di giornalismo itinerante multipiattaforma che racconta l’Italia e gli italiani attraverso i fatti e le testimonianze reali della gente, per comprendere quale clima si respira oggi nelle piazze e nel paese, scosso da bufere economiche, politiche e sociali. Fischia il vento si declina anche nella versione digitale fischiailvento.it, arricchita di anticipazioni, approfondimenti e contenuti extra e trova nel web – sui principali social network Facebook, Twitter e Instagram – uno spazio infinito e interattivo in cui gli spettatori possono ricostruire e rielaborare a loro volta i temi proposti nel corso delle puntate.

 

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