Il primo incontro tra Matteo Renzi e Romano Prodi a Palazzo Chigi

lunedì, 15 dicembre 2014

Matteo Renzi e Romano Prodi si incontreranno a Palazzo Chigi nei prossimi giorni. Lo rivela il quotidiano “La Stampa” di lunedì 15 dicembre 2014, in un articolo firmato dal cronista politico Fabio Martini. Secondo il quotidiano torinese il presidente del Consiglio avrebbe inviato in questi giorni un sms all’ex inquilino di Palazzo Chigi, per invitarlo per la prima volta a confrontarsi dall’inizio del governo Renzi. Una novità che segna un certo disgelo nei rapporti tra Renzi e Prodi, finora caratterizzati da una reciproca freddezza. Il segretario del Partito Democratico ha sempre proposto un bilancio molto critico rispetto alle precedenti esperienze di governo del centrosinistra, e non ha mai cercato di instaurare un rapporto di collaborazione, più o meno intenso, con il fondatore dell’Ulivo. All’assemblea nazionale di ieri Renzi si è espresso ancora una volta in termini oltremodo critici rispetto all’alleanza tra sinistra post comunista e sinistra post Dc che ha poi dato l’avvio al PD. Il presidente del Consiglio, rimarca tra l’altro Martini su “La Stampa”, non ha mai elogiato il suo predecessore di centrosinistra, mentre Prodi ha fatto altrettanto, talvolta concedendosi qualche battuta sulla velocità di Renzi, difficile da comprendere per una persona come lui che riflette molto. L’incontro tra i due leader di centrosinistra che sono stati a Palazzo Chigi per più tempo nella storia recente del nostro Paese avviene a ormai poche settimane dalle sempre più probabili elezioni per il presidente della Repubblica. Romano Prodi è il candidato più autorevole che il PD potrebbe esprimere, ma già nel 2013 il suo nome è stato bocciato dai franchi tiratori per non impedire un accordo politico con Berlusconi. L’intenzione di Renzi di evitare un passaggio traumatico al Quirinale, capace potenzialmente di deragliare la legislatura, dovrebbe escludere una nuova candidatura di Romano Prodi, visto che il centrodestra, vecchio e “nuovo”, difficilmente lo potrà sostenere. Ieri Berlusconi ha rimarcato come nel cosiddetto patto del Nazareno ci sia anche la condivisione di una candidatura per la successione di Giorgio Napolitano, mentre Angelino Alfano ha escluso che Ncd possa sostenere un esponente del PD per il Quirinale, visto che il principale partito italiano esprime la presidenza del Consiglio, la presidenza del Senato, ha indicato l’attuale presidenza della Camera così come ottenuto il posto di Commissario europeo.

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