“Un mondo da amare”, la squalificante serata di Raiuno con cui in teoria si sarebbe voluto promuovere l’Expo 2015 di Milano in una melensa atmosfera natalizia, è stato uno di quegli autogol del malridotto potere italiano che inducono a chiedersi: ma chi te l’ha fatto fare? La domanda non si pone più per i conduttori, Antonella Clerici e Bruno Vespa, che hanno fatto del pelo sullo stomaco un look immarcescibile, plasmando essi la propria fisionomia sulla coincidenza assoluta col potere del momento. L’eternità della logica di regime è sancita dall’uso/abuso dei bambini, dalla visione dei lavoratori che indefessi in collegamento fanno scintillare i cantieri, col suggello finale del presidente del Consiglio che viene, benedice, si fa servire di barba e capelli. Per Renzi, ne sono convinto, una performance come quella di ieri sera è controproducente, anacronistica, un infortunio. Per Raiuno e per gli italiani rappresenta invece la tranquillizzante continuità del regime, mentre intorno tutto crolla.