Il viaggio di Civati e Fassina in Grecia a sostegno di Tsipras

lunedì, 12 gennaio 2015

Pippo Civati e Stefano Fassina si sono recati in Grecia per manifestare il loro sostegno ad Alexis Tsipras, e scambiare opinioni e progetti con diversi esponenti di Syriza, il partito della Sinistra europea che potrebbe vincere le elezioni elleniche di domenica 25 gennaio. Il “Corriere della Sera” di lunedì 12 gennaio racconta il viaggio dei due esponenti della minoranza PD, che in questi mesi si sono profilati come i più contrapposti alla linea di Matteo Renzi. “Ci fosse anche Gianni Cuperlo potremmo anche fondare un nuovo PD in esilio”, scherzano i due in riferimento al loro viaggio. Civati e Fassina si sono recati in Grecia a loro spese, per comprendere il successo di Syriza, formazione di sinistra radicale che in poco tempo è passata dalla marginalità del 2% o poco più a partito più grande del sistema politico ellenico. Civati appare maggiormente interessato al profondo radicamento sociale di Syriza, che offre mense sociali e ambulatori gratuiti, “un movimento politico e sociale cresciuto assieme”. Fassina invece ha discusso con diversi interlocutori il programma economico del partito di Tsipras, definito come l’unico realista ” perchè prende atto che l’agenda della Troika non funziona”. L’ex responsabile economico del PD bersaniano rimarca come una vittoria di Syriza potrebbe aprire un discorso di verità sull’eurozona, un obiettivo non riuscito durante la presidenza italiana del semestre europeo. L’articolo del “Corriere” sottolinea come gli esponenti del partito greco vorrebbero sapere da Civati e Fassina quanto sostegno abbiano le loro posizioni all’interno del PD, sopratutto in termini di rinegoziazione del debito, la proposta più incisiva, radicale e controversa di Tsipras. Fassina ha ribadito che farà di tutto per convincere il PD ad appoggiare Syriza, anche se questo appoggio è tutto tranne che scontato, anche solo per ragioni di famiglia politica europea. Il PD, dopo una lunga attesa, è entrato nel Pse, il partito europeo a cui aderisce il Pasok che ha sostenuto il governo Samaras, e che in questi anni ha subito un’enorme emorragia di consensi proprio verso la formazione di Tsipras. La battaglia contro il rigore europeo sembra però poter unire il partito guidato da Renzi, anche se finora anche su questo tema si sono manifestate sensibilità piuttosto articolate all’interno del PD.

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