La riproduco anch’io sul nostro blog, per solidarietà, ma la copertina dell’edizione straordinaria di “Charlie Hebdo” mi pare modesta. Non fa ridere (o sono l’unico a non arrivarci) e nello stesso tempo non fa pensare. Ci spiegano che il personaggio ritratto vuol essere Maometto, e in ciò consisterebbe la sfida riproposta, la violazione di una norma ritenuta inaccettabile. Una sorta di blasfemia lieve, trattenuta, gentile?
Si era sentito parlare di ironie ben peggiori sulla caricatura di islam praticata dai jihadisti: come per esempio i vignettisti assassinati ritratti mentre si sollazzano in paradiso con le vergini destinate ai cosiddetti martiri.
Va a finire che la satira migliore (involontaria) dell’islam letteralista e fanatico resta quella dei suoi stessi propagandisti.