Il fascismo di Gasparri è un istinto profondo e radicato. Cercasi una figlia che lo svergogni

domenica, 18 gennaio 2015

Ha suscitato scalpore il tweet in cui Maurizio Gasparri blatera di “sesso consenziente” con i guerriglieri delle giovani rapite in Siria, con l’esclamazione aggiuntiva “E noi paghiamo!”.

Roberto Saviano chiede ai senatori di disertare l’aula in segno di protesta, quando a presiedere la seduta sarà un simile figuro. Ha ragione, ma difficilmente qualcuno gli darà retta, e allora propongo di riflettere sul perchè.
Gasparri, in sostanza, esprime uno spirito fascista che è profondamente radicato nella tradizione del maschio italiano. Non riesce a concepire che due giovani donne finite nelle mani del nemico, non siano divenute in un modo o nell’altro oggetto sessuale. Se non violentate, consenzienti. Ovvero, nella mentalità del fascista, di facili costumi, disponibili.
Naturalmente Gasparri meriterebbe un ceffone, ma a tirarglielo, in vece delle dirette interessate, dovrebbe provvedere una figlia o comunque una sua parente stretta. Toccherebbe a una Gasparri svergognare il fascista Gasparri in questione. O in subordine, a una collega di partito… Carfagna… se ci sei batti un colpo!

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