Una nuova maggioranza trasformista? Piccola antologia di precedenti storici

mercoledì, 21 gennaio 2015

La spaccatura del Pd nella votazione al Senato sulla legge elettorale ha reso determinante l’apporto di Forza Italia per conseguire la maggioranza. E ha confermato la scelta di Renzi, disposto a sacrificare l’unità del partito pur di affermarsi come baricentro di un nuovo equilibrio politico modulato a sua immagine e somiglianza. Pazienza se ciò comporta una rottura a sinistra, anzi, forse il premier l’ha perseguita consapevolmente.
Ci sono illustri precedenti storici, a cominciare dall’operazione trasformista da cui nacque il governo Depretis-Minghetti nel lontano 1882. Qui di seguito vi propongo una piccola antologia di frasi celebri dei protagonisti del trasformismo politico all’italiana.

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“Se qualcheduno vuole entrare nelle nostre file, se vuole accettare il mio modesto programma, se vuole trasformarsi e diventare progressista, come posso io respingerlo?”
Agostino Depretis

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“Un sarto che deve tagliare un abito per un gobbo, deve fare la gobba anche all’abito”
Giovanni Giolitti
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“Trasformismo, brutta parola a cosa più brutta. Trasformarsi da sinistri a destri senza però diventare destri e non però rimanendo sinistri. Come nel cerchio dantesco de’ ladri, non essere più uomini e non essere ancora serpenti; però rettili sì, e rettili mostruosi nei quali le due immagini si perdono, e che invece di parlare ragionando sputano mal digerendo”
Giosuè Carducci

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“…tutte queste cose insieme ad altre ancora rendono, a parer mio, impossibile al grande partito costituzionale e liberale di darsi il lusso di dividersi normalmente in due schiere distinte e distintamente organizzate che si alternino con regolare vicenda al governo della cosa pubblica. Ognuno dei due partiti cadrebbe vittima del partito estremo che gli resta più vicino, la sinistra dei sovversivi, la destra dei clericali”
Sidney Sonnino

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