Mucchetti: Emendamento sul conflitto di interessi inammissibile per far un piacere a Berlusconi

venerdì, 23 gennaio 2015

Massimo Mucchetti rimarca in interviste pubblicate su “Corriere della Sera” e “La Repubblica” di venerdì 23 gennaio come la vicepresidente del PD Valeria Fedeli non abbia fatto votare un suo emendamento sull’incandidabilità in merito al conflitto di interessi per far piacere a Silvio Berlusconi. Mucchetti è uno dei senatori del PD che ha sostenuto gli emendamenti Gotor contro l’attuale riforma elettorale, in via d’approvazione al Senato, e aveva presentato un’altra modifica al testo normativo per regolare le situazioni di conflitto di interessi dei parlamentari. Gli emendamenti su incompatibilità e ineleggibilità sono stati dichiarati inammissibili per estraneità alla legge elettorale, una decisione presa dalla vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, anch’ella del PD, che aveva tra l’altro firmato l’emendamento. Mucchetti, che conferma la sua stima per la senatrice sua collega di partito, sottolinea inoltre come il capogruppo Zanda o l’esponente della segreteria di Renzi Tonini avessero firmato un suo progetto di legge per regolare situazioni di conflitto di interessi dei parlamentari che era contenuto nel testo dell’emendamento all’Italicum da lui presentato. Il senatore PD chiede al suo partito come mai una legge elettorale non “debba aggiornare le cause di incompatibilità che risalgono agli anni ’50”. La decisione della vicepresidente Fedeli è inoltre in contraddizione con le votazioni della Camera dei Deputati. Quando fu approvata la prima versione dell’Italicum ora rivista la presidenza fece votare un emendamento sul conflitto di interessi, che fu poi bocciato. Il testo di Mucchetti prevedeva che l’Antitrust avrebbe rilevato l’eventuale situazione di incompatibilità, per poi far scegliere all’eletto la cessione delle sue attività o le dimissioni dal mandato parlamentare. L’attuale normativa consente al proprietario di un’azienda di non risultare incompatibile se non ricopre incarichi operativi. Una situazione che ha permesso a Silvio Berlusconi di mantenere il possesso di aziende che beneficiano di concessioni pubbliche come le sue TV.

I commenti sono chiusi.

I commenti di questo blog sono sotto monitoraggio delle Autorità. Ti preghiamo di mantenere i toni della discussione entro i limiti di buona educazione e netiquette in essere come regole del blog. Inoltre usa con moderazione i seguenti comandi di formattazione testo.