Elezioni in Grecia, i sondaggi indicano una vittoria di Alexis Tsipras

sabato, 24 gennaio 2015

Domani si svolgono le elezioni legislative in Grecia, e il partito grande favorito per la vittoria è Syriza. La formazione di sinistra guidata da Alexis Tsipras è rilevata in testa a ogni indagine sulle intenzioni di voto da ormai più di un anno, e negli scorsi mesi il primato demoscopico era stato confermato alle elezioni europee così come alle amministrative svoltesi la scorsa primavera. Negli ultimi dieci sondaggi pubblicati negli ultimi Syriza è rilevata con un valore medio del 36%. La campagna elettorale bipolare, condotta sulla sfida tra Alexis Tsipras e il premier  Antonis Samaras, leader di Nea Dimokratia, ha aumento i consensi, almeno a livello demoscopico, della formazione di sinistra anti austerity così come quelli del centrodestra ellenico. Il partito di maggioranza relativa del governo Samaras è rilevato poco sopra il 29%, con un distacco medio di 6,9 punti percentuali, collocato al di là del margine di errore statistico. Arrivare al primo posto è fondamentale per la formazione del governo, perché la lista più votata riceve il bonus elettorale di 50 seggi. Il Parlamento greco ha 300 deputati, e il partito che vince ne acquisisce 50 in più rispetto al numero che acquisirebbe con il riparto proporzionale del voto. Arrivare alla maggioranza assoluta di 151 mandati è  l’obiettivo di Syriza, e secondo i sondaggi questo risultato è possibile anche se difficile. Molto dipenderà da quanti partiti supereranno la soglia di accesso al Parlamento, collocata al 3%. Le indagini rilevano una frammentazione del voto piuttosto ampia, con ben 6 partiti oltre a Syriza e Nea Dimokratia in grado di superare lo sbarramento: il Pasok socialista alleato di Samaras negli ultimi 3 anni, la destra antieuropea dei Greci Indipendenti, i comunisti di KKE, i centristi di Potami, i neonazisti di Alba Dorata e gli scissionisti del Pasok di Kidiso guidati dall’ex premier socialista Papandreou. Syriza potrebbe arrivare oltre i 140 seggi, ma per formare una maggioranza dovrebbe allearsi con altri partiti. L’intesa non appare scontata, vista la forte contrapposizione esistente nella sinistra ellenica. Syriza è indisponibile a governare con il Pasok, e viceversa, mentre i comunisti di KKE hanno dichiarato la loro volontà di non sostenere Alexis Tsipras vista la sua intenzione di mantenere la Grecia all’interno dell’eurozona. Un aiuto a Syriza potrebbe venire da Potami, partito centrista fondato l’anno scorso dal noto giornalista TV Stavros Theodorakis. I sondaggi rilevano Potami in terza posizione, con un consenso che le garantirà un sicuro accesso al Parlamento e un discreto numero di seggi, superiori ai 10.  Theodorakis non ha escluso un’alleanza con Syriza, nonostante alcune divergenze piuttosto importanti. Potami si è iscritta al gruppo del Pse al Parlamento europeo, e ha un orientamento centrista. Theodorakis ha detto di voler collaborare con il partito vincitore delle elezioni, al fine di temperarne l’azione di governo.Meno conflittualità con l’UE nel caso di vittoria di Tsipras, e tagli meno duri se dovesse vincere Samaras, in sostanza.

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