Bisogna riconoscere che puntando su Sergio Mattarella, quindi su un candidato che in alcun modo può essere annoverato come “suo”, forse d’istinto, certo di seconda scelta, ma Matteo Renzi realizza un capolavoro politico e si rafforza.
Si intesta l’elezione di un uomo perbene, un vero custode della Costituzione che ha già dimostrato con la sua biografia (dimissioni dal governo che concedeva troppo al monopolio televisivo privato) assoluta indisponibilità a scambi impropri. Insomma, niente salvacondotti personali, niente decreti fiscali indecenti, niente stravolgimenti della Costituzione. E così facendo Renzi evidenzia quel che ho sempre pensato: il patto del Nazareno è un patto fra disuguali che registra l’oggettiva debolezza di Berlusconi ormai ridotto in posizione subalterna. Essendo ormai quasi certo che tutta la sinistra unita voterà dalla quarta chiamata per Mattarella, restano a Berlusconi poco più di una nottata per riflettere. Abbozzerà votando pure lui Mattarella? Altrimenti come potrà motivare la sua opposizione a un giudice costituzionale di matrice cattolica e di indole moderata?
Direi che comunque voti Forza Italia, stavolta Renzi ha fatto bingo. Complice anche l’irrilevanza politica cui si sono autocondannati Grillo&Casaleggio.