Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica

sabato, 31 gennaio 2015

13 32 Il risultato ufficiale delle elezioni della presidenza della Repubblica è il seguente: Sergio Mattarella 665 voti, Imposimato 127, Feltri 46, Rodotà 17, Bonino 2, Martino 2, Napolitano 2, Prodi 2, 14 voti dispersi, 105 schede bianche, 13 schede nulle. Sergio Mattarella è stato proclamato eletto come dodicesimo presidente della Repubblica.

13 15 Sergio Mattarella sarà eletto con almeno 650 voti. Tra poco Laura Boldrini ufficializzerà il risultato, ma il nuovo presidente della Repubblica è stato votato con un dato non distante dal quorum dei 2/3 dell’assemblea indicato dalla Costituzione per i primi tre scrutini.

13 01 Ecco come il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha salutato su Twitter l’elezione alla presidenza della Repubblica di Sergio Mattarella.

13 00 La Camera dei Deputati ha accolto con un applauso il superamento di quota 505 da parte di Sergio Mattarella, diventato il dodicesimo presidente della Repubblica italiana

12 52 Il presidente del Consiglio Matteo Renzi sta seguendo lo spoglio insieme all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Con il Presidente #cosediquirinale

Una foto pubblicata da Nomfup (@nomfup) in data: 31 Gen 2015 alle ore 03:46 PST

Mattarella 337
Imposimato 65
Feltri 27
Bianche 47
Altri/Nulle 24

12 50 A metà dello spoglio Sergio Mattarella si trova intorno alle 340 schede. La sua elezione è ormai sicura

12 40 A un terzo dello scrutinio l’elezione di Sergio Mattarella è praticamente certa. Questa la situazione con 300 voti scrutinati, con Mattarella ben sopra alle 600 in proiezione.

Mattarella 205
Imposimato 42
Feltri 17
Bianche 21
Altri/Nulle 12

12 32 Prima proiezione di YouTrend rileva Sergio Mattarella comodamente oltre il quorum previsto per l’elezione del presidente della Repubblica. Molte le schede scritte con il nome in modo diverso, probabile segno di riconoscimento delle varie correnti

12 30 Prime 100 schede danno questa situazione. Mattarella sembra viaggiare sicuro verso l’elezione

Mattarella 62 Imposimato 17 Feltri 7 Bianche 11 Altri/Nulle 3

12 20 Con la fine della chiama dei delegati regionali si è conclusa l’operazione di voto per la presidenza della Repubblica. Tra pochi minuti la presidente dell’assemblea Laura Boldrini procederà allo spoglio delle schede, che, viste le premesse, dovrebbero portare all’elezione di Sergio Matarella a dodicesimo capo dello Stato della nostra storia repubblicana.

11 20 Diversi parlamentari di Forza Italia si sono fermati diversi secondi al seggio. Sembra probabile che abbiano scritto un nome sulla loro scheda. La maggioranza di Sergio Mattarella potrebbe quindi allargarsi. I problemi in Nuovo Centrodestra vengono confermati dalle dimissioni della portavoce del partito, Barbara Saltamartini e di Maurizio Sacconi da capogruppo di Area Popolare al Senato.

10 50 Il ministro degli Interni Angelino Alfano sta spiegando a tutte le televisioni e mezzi di informazione l’evidente contraddizione di Nuovo Centrodestra in questa elezione per il presidente della Repubblica. Alfano ha rimarcato come Ncd sia rimasta coerente in questa vicenda, sì al nome di Mattarella, no al metodo della sua candidatura, e come il voto di oggi, così come il sostegno leale al governo Renzi, non confligga con la ricostruzione del centrodestra insieme a Forza Italia. Partito che, a oggi, non voterà Mattarella, si opporrà a Renzi e chissà se sosterrà ancora riforme, in primis la legge elettorale, che sembrano favorire il Partito Democratico.

 

10 35 Matteo Renzi smentisce le ricostruzioni odierne di diversi giornali, che avevano riferito della minaccia di “licenziamento” rivolta dal presidente del Consiglio al ministro degli Interni Angelino Alfano. Renzi ha precisato come ciò non sia vero, anche se la contraddizione di una maggioranza di governo che si divide sul presidente della Repubblica rende probabili discussioni agitate sulla scelta poi smentita di Ncd di non votare per Sergio Mattarella. Angelino Alfano ha votato da pochi minuti, e benchè il voto sia segreto, dovrebbe aver scritto un nome sulla scheda visto i diversi secondi trascorsi al seggio.

 

10 15 La prima chiama dei senatori si sta per concludere. Lo scrutinio procede più lentamente, visto che la maggior parte dei grandi elettori scriverà un nome, invece che riporre la scheda bianca nell’urna. Alcuni senatori di Forza Italia sembrano orientati a votare Mattarella, contraddicendo indicazione del partito. I M5S invece attaccano il  probabile nuovo presidente. Riccardo Nuti ha rimarcato, senza prove, come suo padre fosse vicino alla mafia. Gli ex M5S si sono divisi: alcuni senatori voteranno Sergio Mattarella, gli altri continueranno a esprimere la loro preferenza per Stefano Rodotà come fatto nei primi tre precedenti scrutini. Giorgio Napolitano ha elogiato la sicura imparzialità e l’assoluta lealtà del suo quasi certo successore.

 

9.50 La chiama dei senatori è iniziata da 20 minuti, ed è a circa un terzo, ma alla Camera dei Deputati si registra un’atmosfera piuttosto rilassata. L’elezione di Sergio Mattarella è molto probabile, anche in ragione dell’ampio consenso potenziale del giudice costituzionale. Ecco la situazione spiegata da Donato De Sena su Giornalettismo

Il Pd può vantare precisamente gruppi di 307 deputati e 108 senatori, e 30 dei 58 delegati regionali che partecipano al voto per il Quirinale. Il totale è di 445 preferenze potenziali. Alle quali vanno aggiune le 34 di Sel (26 deputati, 7 senatori e un delegato regionale, il governatore pugliese e leader di partito Nichi Vendola), le 32 di Scelta Civica (25 deputati e 7 senatori), le 14 degli autonomisti (5 deputati, 6 senatori e 3 delegati regionali), le 13 del gruppo Per l’Italia alla Camera (composto da ex montiani di Sc e 3 eletti nelle fila di Centro Democratico), le 7 del Partito Socialista (4 deputati e 3 senatori) e, infine, le 5 del Maie (Movimento Associativo Italiani all’Estero, che conta 4 membri alla Camera ed uno al Senato). Si arriva così a quota 550. E a quota 554 se si considerano anche Edoardo Nesi e Andrea Olivero, deputato e senatore eletti nelle liste di Scelta Civica ed ora iscritti al gruppo misto, e Pino Pisicchio e Nello Formisano, deputati eletti nelle fila di Cd, anche loro non iscritti al momento ad alcuna componente.

9.30 Sta per iniziare la quarta e molto probabilmente decisiva votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. I grandi elettori formati da deputati, senatori e delegati regionali dovrebbero consegnare all’Italia il suo dodicesimo capo dello Stato, Sergio Mattarella. L’ex vicepresidente del Consiglio e giudice costituzionale è stato sostenuto da un’ampia maggioranza formata da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Scelta Civica, Autonomie e Nuovo Centrodestra. Probabile il sostegno dei fuoriusciti dal M5S, mentre Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia non convergeranno sulla candidatura di Sergio Mattarella. Al quarto scrutinio serve la maggioranza assoluta del collegio elettorale, 505 voti, e Mattarella teoricamente potrebbe raggiungere i 620 voti. Ecco il video della diretta del quarto scrutinio delle elezioni per il presidente della Repubblica del 2015.

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