Campagna contro Conchita Wurst a Sanremo: ma quanto tempo da perdere hanno i tradizionalisti cattolici?

mercoledì, 11 febbraio 2015

I tradizionalisti cattolici si sono mobilitati contro la presenza a Sanremo di Conchita Wurst, la drag queen interpretata dal cantante austriaco Tom Neuwirth. Aiart, l’associazione dei telespettatori cattolici, ha rimarcato quanto sia inopportuna la presenza di Conchita Wurst al Festival della canzone italiana citando un commento diffuso sul sito Matchmannews . ” Non si tratta di omosessualità raccontata, di sana proposta delle differenze, ma di becero ideologismo da quattro soldi che insegna la teoria del gender come se fosse normalità”. A differenza che nel passato, come rimarca il “Corriere della Sera” di mercoledì 12 febbraio 2015, la mobilitazione contro Conchita Wurst non è stata raccolta dalla politica, ma è rimasto rinchiuso nella galassia del tradizionalismo cattolico. Lo dimostra lo scarso successo della petizione su Change.org lanciata da Radio Spada ” per chiedere l’annullamento della partecipazione di “Conchita Wurst” a Sanremo. Contro l’ideologia del gender e contro l’omosessualismo militante, e per la difesa del diritto naturale”. Al momento solo 1682 persone hanno sottoscritto la petizione, condiviso anche da due associazioni minori come Italia Cristiana e Confederazione Civiltà Cristiana. Unico partito che ha aderito all’appello di Radio Spada contro Conchita Wurst è Forza Nuova, formazione di estrema destra guidata da Roberto Fiore, e protagonista  negli ultimi anni di diverse iniziative internazionali di matrice neofascista. Il conduttore di Sanremo, Carlo Conti, ha comunque smorzato ogni polemica, ribadendo come Conchita Wurst non verrà intervista, e canterà solo il pezzo con cui ha vinto Eurovision, il festival europeo della canzone. Da questa edizione il vincitore di Eurovision avrà diritto a esibirsi a Sanremo, come spiegato da Conti. La carriera di Conchita Wurst è stata spesso accompagnata da polemiche, come nella sua recente esibizione al Parlamento europeo. La figura della draq queen con la barba  è stata creata dal cantante austriaco Thomas Neuwirth come risposta ai pregiudizi incontrati per la sua omosessualità, mentre l’alterego di Conchita Wurst non ha nulla a che fare con la transessualità, come tra l’altro affermano erroneamente i tradizionalisti cattolici. Sanremo è Sanremo anche per queste polemiche, però sicuramente i tradizionalisti cattolici avrebbero potuto trovare qualche motivo un po’ più sensato per protestare rispetto alla semplice esibizione di un cantante vestito da drag queen.

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