Italia ultima in Europa per numero di “colletti bianchi” in carcere

venerdì, 20 febbraio 2015

Un articolo del “Corriere della Sera” di venerdì 20 febbraio rimarca come l’Italia sia uno dei Paesi più indulgenti con i crimini dei cosiddetti “colletti bianchi”, che sfuggono quasi sempre al carcere in caso di condanna. Il pezzo di Gian Antonio Stella si basa sul rapporto 2014 in merito alla popolazione carceraria realizzato dal Consiglio d’Europa, che evidenzia la sproporzione tra la severità con cui l’Italia punisce i reati per droga – dove siamo tra i più severi in Europa – e le sanzioni che raramente includono la privazione della libertà di cui solitamente beneficia chi compie reati in materia di criminalità economica e finanziaria. In Italia, come scrive Stella, ”  il 16,3% era dentro per omicidio o tentato omicidio, il 5,1% per stupro, il 14,7% per rapina, il 5,2% per furti più o meno aggravati e addirittura il 37,9%, cioè la maggioranza relativa, per reati legati alla droga. Una percentuale immensa rispetto ai «colletti bianchi». Basti dire che, in numeri assoluti, gli spacciatori in cella sono 14.994 contro 230 condannati per reati economici e finanziari”. Il contrasto è particolarmente stridente con gli altri Paesi europei, in particolare la Germania, dove i “colletti bianchi” in carcere sono più di chi ha compiuto reati legati alle sostanze stupefacenti illegali. ” Se da noi è in carcere un «colletto bianco» ogni 65 spacciatori, in Irlanda ce n’è uno ogni 23, in Spagna uno ogni 9, in Inghilterra uno ogni 7, in Danimarca uno ogni 6, in Olanda e in Svezia uno ogni 4, in Finlandia e in Croazia uno ogni due…Per non dire di paesi come la Germania dove i delinquenti in giacca e cravatta condannati per avere maneggiato il denaro sporco della mala-economia sono perfino più dei pusher: 7.986 contro 7.555″. Il dato riportato dall’articolo odierno del “Corriere della Sera” rappresenta un tratto ormai piuttosto consolidato del nostro sistema sanzionatorio, che è tra gli ultimi in Europa per la percentuale di popolazione carceraria per reati economico-finanziari. La media europea è 5,9 detenuti su 100 totali, in Italia invece è circa un decimo, lo 0,6% del totale dei carcerati.

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