Giachetti, la strana vocazione del buttafuori dal Pd

lunedì, 2 marzo 2015

Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti ha chiesto all’intera minoranza del PD di uscire dal Partito Democratico. Bersani, Cuperlo, Fassina e D’Attore,  oltre al classico dissidente Civati, sono stati invitati dall’ex radicale, ex verde, ex rutelliano e ora renziano Giachetti a seguire logica e serietà e andarsene dal PD cercandosi un nuovo partito. ” Se la politica fosse ancora una cosa seria, nel momento in cui sei continuamente contro il tuo partito, logica e serietà vorrebbero che uscissi”. Giachetti, nell’intervista muscolare concessa a “La Stampa” di lunedì 2 marzo 2015, rimarca come le perplessità di Bersani sulla convocazione dei gruppi parlamentari di Matteo Renzi in sede al Nazareno siano una “cazzata sequispedale”. Il vicepresidente della Camera accusa poi il segretario e presidente del Consiglio di concedere troppo alla minoranza del PD, con mediazioni che hanno sensibilmente peggiorato la legge elettorale così come le riforme costituzionali. Considerazioni svolte in base alla notoria e approfondita conoscenza di temi istituzionali che ha sempre caratterizzato il percorso politico di Giachetti. Il vicepresidente della Camera reitera poi la sua richiesta di tornare al voto, vista la mancanza di lealtà di un gruppo parlamentare che al momento ha sostenuto praticamente ogni iniziativa del governo Renzi, dopo aver incolpato Bersani e la passata maggioranza del PD per l’alleanza con formazioni del centrodestra.

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