La rivoluzione annunciata di Tito Boeri all’Inps

martedì, 3 marzo 2015

Tito Boeri ha illustrato sul “Corriere della Sera” di martedì 3 marzo 2015 le principali novità che caratterizzano la presidenza dell’Inps, che ha assunto da ormai più di due mesi. Boeri, economista della Bocconi, presidente della Fondazione De Benedetti come editorialista de “La Repubblica” tra le altre attività svolte in precedenza di questo incarico, è stato indicato da Matteo Renzi per riformare l’Istituto di previdenza sociale. Tra le priorità del suo mandato Boeri indica l’introduzione di una maggior trasparenza, che sarà adottata anche tramite la simulazione della propria futura pensione per i dipendenti con la “busta arancione”. ” Una definizione in realtà superata perché la lettera col conto contributivo e la stima della pensione la manderemo solo ai lavoratori senza una connessione Internet. Per gli altri, ci sarà un “pin” col quale accedere attraverso il sito Inps al proprio conto e simulare la pensione futura, secondo diversi scenari di carriera e di crescita dell’economia. Nel 2015 daremo questa possibilità a tutti i lavoratori dipendenti privati. Per quelli pubblici ci vuole più tempo perché è più difficile ricostruire i versamenti. Nel 2016 dovrebbe essere possibile anche per i parasubordinati”. Boeri contesta la spiegazione del passato presidente dell’Inps, Mastrapasqua, contrario alla “busta arancione” per i timori di “sommovimento sociale dei precari”. Nell’intervista al “Corriere” il presidente illustra il suo progetto di nuova governance dell’Inps, ispirata a una semplificazione della struttura, e rimarca come con il sistema contributivo potrà essere resa flessibile l’età pensionabile. Per Boeri si potrà uscire prima dal lavoro rispetto all’età di 67 anni indicato dalla legge Fornero, ma solo con una riduzione del futuro assegno. “Prima bisogna convincere la Commissione europea, perché purtroppo i conti pubblici vengono considerati nella loro dimensione annuale anziché sul medio-lungo periodo. Per l’Ue se si consentono i pensionamenti anticipati risalta solo l’aumento immediato della spesa ma non il fatto che poi si risparmierà perché l’importo della pensione sarà più basso. Bisogna battersi in Europa per arrivare a una valutazione intertemporale del bilancio”. Per Tito Boeri l’Inps dovrà svolgere un ruolo di proposta al governo così come fa Banca d’Italia, e in questa prospettiva conferma la sua idea, più volte ribadita nella sua attività di editorialista, di ricalcolare le “pensioni d’oro” con il metodo contributivo per generare un risparmio di spesa.

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