La tv intossicata che crede di guarire con i Buonanno ha un antidoto: o noi o loro

mercoledì, 4 marzo 2015

Leggo varie rimostranze postume sulla partecipazione a Piazzapulita dell’eurodeputato leghista Gianluca Buonanno. Virtuose associazioni e democritici televisivi si chiedono come mai un tale figuro sia stato considerato degno di invito nel salotto televisivo, dove ha definito i rom “feccia dell’umanità”, con l’effetto spettacolo di averlo detto in faccia a Diana Pavlovic con sottofondo di applauso meccanico dei figuranti in sala. Ma di cosa vi stupite, mi viene da chiedere? Non lo sapete forse che i Buonanno, i Borghezio, i Salvini sono di casa tutte le sere in una televisione intossicata che crede di guarire dai suoi bassi ascolti dando voce a questi rappresentanti del popolo?
I recensori occasionali non ci avranno fatto caso, ma mentre Buonanno delirava contro i rom su La7, proprio in contenporanea e col doppio dello share, su Retequattro altri leghisti recitavano la stessa intemerata razzista, divenuta refrain. L’odio contro gli zingari è un sempreverde e c’è sempre un conduttore che ha l’idea geniale di provocare il cortocircuito tra un caporione fascioleghista e il campo rom, magari in collegamento.
L’antidoto? C’è, rapido, efficace, silenzioso. Basta dire no grazie. O noi o loro. Non partecipare a quelle oscene rappresentazioni. Lasciare vuote le sedie dei talk-show che invitano ogni giorno Salvini, Borghezio, Buonanno. A proposito: stasera su quale rete vanno in onda?

P.S. Gianluca Buonanno oltrechè con gli zingari ce l’ha anche con gli ebrei, ne so qualcosa. Sul palco di piazza del Popolo, sabato a Roma, lo vedevo affiancarsi il più possibile a Salvini in favore di telecamera, un po’ come faceva quel Paolini nel telegiornale. Esibizionismo, la virtù più apprezzata dalla televisione italiana. Farà carriera, vedrete.

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