La Commissione Ue anticipa da luglio a maggio -bontà sua- la cosiddetta Agenda sulle migrazioni. Quanti fuggiaschi annegheranno nel frattempo? E siccome è sempre meglio mettere le mani avanti, il commissario Dimitris Avramopoulos tiene a precisare che per “proteggere meglio i suoi confini” l’Europa dovrà cooperare anche con regimi dittatoriali. La traduzione pratica di questa idea fu già realizzata nel Trattato italo-libico voluto da Berlusconi e Gheddafi: delegare al regime di Tripoli un contenimento violento e forzato del flusso migratorio. Tanto noi i campi di concentramento in mezzo al deserto siamo capacissimi di ignorarli, vero? Facendo finta di ignorare che -proprio in virtù della loro natura dittatoriale- questi regimi usano a piacimento la valvola dei profughi con finalità ricattatorie. In altre parole, ci tengono per il collo. Altro che cooperazione.