Nel 2014 Sergio Marchione ha guadagnato oltre 60 milioni di euro. l’autorità di vigilanza della Borsa di Wall Street ha pubblicato come di consueto i prospetti informativi sulle retribuzioni dei manager delle società quotate al New York Stock Exchange, come il gruppo Fca. Il Ceo di Fiat-Chrysler è arrivato a superare gli oltre 60 milioni di euro di guadagno grazie a un premio per le sue attività che hanno valorizzato le azioni dell’azienda, così come alla concessione di un’ampia stock option da oltre un milione e mezzo di azioni che ieri valeva oltre 22 milioni. Nello specifico il compenso di Marchionne del 2014 è stato così suddiviso. La sua retribuzione fissa è di oltre 6 milioni di euro, più di quattro volte il guadagno del presidente Elkann. Poi il Comitato Compensi gli ha riconosciuto 24,7 milioni di euro per l’enorme valore creato per l’azienda e i suoi dipendenti creato dalle azioni del Ceo di Fca. Oltre a questo, Marchionne ha ottenuto la maxi stock option da più di 22 milioni di euro citata in precedenza, e una generosa buonuscita da 12 milioni di euro. Il totale fa 66 milioni di euro, più o meno, che si assommano, oltre ai guadagni precedentemente accumulati in Fiat, ai 200 milioni di euro in azioni del gruppo possedute da Sergio Marchionne. La motivazione principale di questa maxi ricompensa è stata determinata dalla fusione tra Fiat e Chrysler, che ha creato un valore di circa 3 miliardi di dollari. Come nota il “Fatto Quotidiano”, il Ceo di Fca guadagna più o meno come due mila operai di Pomigliano. La regola aurea di Adriano Olivetti, certo pensata per un altro tipo di capitalismo, suggeriva di pagare il dirigente meglio retribuito di un’azienda al massimo dieci volte il salario minimo. I tempi sono profondamente cambiati da allora, ma la finanziarizzazione del capitalismo ha prodotto squilibri di reddito davvero molto ampi, che diversi leader politici certo non avversi al mercato come Barack Obama hanno giudicato essere difficilmente sostenibili nel lungo periodo.