L’attentato al museo di Tunisi non mira solo a destabilizzare l’unico paese musulmano che dal 2011 sia riuscito ad avviare una transizione democratica. Terrorizzando i visitatori occidentali, e seminando la morte in siti culturali che riuniscono le nostre civiltĂ , i jihadisti puntano a scavare un fossato incolmabile fra le due sponde del Mediterraneo.
Non illudiamoci di poterci asserragliare sulla sponda nord, limitandoci a respingere gli assalti provenienti da sud. O avremo il coraggio di intervenire, anche con la forza militare, in sostegno a chi sta fronteggiando sulla sua pelle la minaccia del fanatismo di matrice sunnita, oppure la situazione peggiorerĂ anche in Europa.