Equitalia ha pignorato il 18 febbraio del 2015 il vitalizio di Vittorio Sgarbi. La motivazione della misura è il mancato pagamento dell’Irap dell’ex deputato, che riceve il vitalizio grazie alle sue quattro legislature, la prima da liberale, le altre in Forza Italia o nel Misto. L’avvocato di Sgarbi ha confermato il pignoramento del vitalizio, anche se ha rimarcato come la misura debba essere respinta dal Parlamento visto che è l’assegno mensile è già stato sottoposto precedentemente a un pignoramento. Attualmente la somma che Sgarbi riceve per le sue passate attività parlamentari è erogata per il mantenimento dei figli. Il critico d’arte, interrogato dall’agenzia Ansa, ha dichiarato di non esser a conoscenza della notizia, spiegando la sua contrarietà al vitalizio. “Non ne so nulla – ha detto Sgarbi interpellato dall’ANSA sull’argomento – .Il vitalizio è ingiusto, ma lo ricevo e lo devo prendere, e da quando me lo danno va ai miei figli. Ne prendo atto, io il vitalizio non lo ho mai visto, non so come è fatto. Parlatene con il mio avvocato”.