La modesta scissione ligure di Luca Pastorino. Se questo è il futuro di Civati…

martedì, 24 marzo 2015

Luca Pastorino, deputato del Partito Democratico e sindaco di Bogliasco, si è candidato alla presidenza della Liguria in contrapposizione a Raffaella Paita, la vincitrice delle controverse primarie del centrosinistra. Nonostante le irregolarità rilevate dai garanti, che ne hanno però certificato i risultati, e i problemi politici sollevati, come il voto militarizzato di esponenti del centrodestra ligure in favore di Raffaella Paita, il verdetto uscito avrebbe dovuto consigliare al fronte che ha sostenuto Sergio Cofferati un diverso atteggiamento. Prima l’europarlamentare del PD e ora Luca Pastorino hanno però però preferito abbandonare il partito. Sergio Cofferati ha rinunciato a una propria candidatura alla presidenza della regione, ma ha sostenuto la corsa di Pastorino, che dopo diversi giorni di colloqui ha sciolto la riserva. Il sindaco di Bogliasco lascerà il PD dimettendosi da deputato, per correre contro la sua ormai ex compagna di partito Raffaella Paita. La candidata presidente ha attaccato Pastorino per esser stato appoggiato da Burlando alle primarie per i parlamentari del PD, con scarso sprezzo del ridicolo visto quanto il sostegno del presidente ligure sia stato decisivo per la sua vittoria alle primarie Un’accusa smentita seccamente da chi sostiene il sindaco di Bogliasco, che parla di “fango” lanciato da Paita nei confronti del suo nuovo avversario, storicamente contrapposto al potente presidente della Liguria. Burlando come tutto la rilevante componente del centrodestra locale, tra cui ex scajoliani, desiderosa di entrare, o tornare, al potere, ha appoggiato Paita così dividendo la sinistra locale. Le numerose contraddizioni della Liguria non sono state risolte, e in realtà neppure affrontate, dal PD nazionale – per esempio una componente della maggioranza renziana, i Giovani Turchi di Orlando e Orfini, sosteneva Cofferati – e ora si è arrivati alla certificazione di questa spaccatura. Pastorino promuove una scissione che per il momento appare modesta, e mette in non poca difficoltà il suo punto di riferimento nazionale, Pippo Civati. Per evitare imbarazzi il deputato del Partito Democratico non dovrebbe fare campagna elettorale in Liguria, come ammette sul suo blog sempre molto interessante da seguire, visto che sosterebbe Pastorino candidatosi contro il gruppo parlamentare e la formazione politica in cui milita. Pastorino ha comunque annunciato la partecipazione del candidato alla segreteria del PD alle primarie del 2013 per una manifestazione nazionale sulla consultazione. Una contraddizione non piccola, che probabilmente andrà risolta a breve per evitare la dispersione di energie, talenti e competenze che rimangono positivi per il centrosinistra e che possono dare un contributo rilevante allo stesso PD. La marginalità di una sinistra al momento senza popolo non sembra un progetto interessante, nè per i numerosi delusi da Renzi così come neanche sembra poter far bene al Paese.

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