Moggi e Giraudo colpevoli ma prescritti, Calciopoli finisce così

martedì, 24 marzo 2015

Dopo nove anni Calciopoli è finita in prescrizione, con l’unica eccezione dell’arbitro Massimo De Santis, il solo imputato a esser stato condannato vista la sua rinuncia alla facoltà di beneficiare dell’estinzione del reato. Il Pg della Cassazione aveva chiesto l’assoluzione per prescrizione per Luciano Moggi e Antonio Giraudo, i principali imputati del processo sulla manipolazione delle partite del campionato italiano, rimarcando però come i due precedenti processi avessero dimostrato la loro colpevolezza. Lo scandalo di Calciopoli, che riguarda il campionato del 2004/2005 vinto dalla Juventus, finisce così dopo nove anni di processi sportivi prima e poi penali. La Juve è finita in B, mentre i dirigenti che l’hanno portato sull’orlo del fallimento sono riusciti a non pagare alcuna sanzione penale per le loro colpe grazie alla prescrizione. Piuttosto curiose le dichiarazioni di Luciano Moggi, sicuramente sollevato per aver evitato una condanna penale. L’ex DG della Juventus ha rimarcato come il processo sia  ” stato portato avanti in modo abnorme: abbiamo scherzato per nove anni, questa è una cosa spiacevole, e tutto si è risolto in nulla. In nove anni  si è stabilito che il campionato è stato regolare, i sorteggi regolari, e che le comunicazioni non ci sono state”. In realtà la giustizia sportiva prima e penale poi ha accertato l’irregolarità dei comportamenti di Moggi.

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