Michele Serra: “L’Unità” di Veneziani rinunci ad Antonio Gramsci

venerdì, 27 marzo 2015

Michele Serra ritiene opportuno che “L’Unità”, che presto tornerà in edicola”, rinunci ad Antonio Gramsci. “Sotto la testata c’è scritto “Giornale fondato da Antonio Gramsci. Sono d’accordo con Emanuele Macaluso, che ha detto nei giorni scorsi: “Va bene tutto, ma se l’editore Veneziani rileva la testata, almeno togliete Gramsci”, spiega l’editorialista de “La Repubblica” in un’intervista al “Fatto Quotidiano” di venerdì 27 marzo 2015. “Veneziani potrebbe essere l’editore di Cavalli e segugi, non è un pregiudizio. E’ che non c’entra più nulla. Chi rileva L’Unità dovrebbe evitare l’equivoco, anche vagamente offensivo, di volersi rifare a quelle radici lì. Sono radici importanti e nobili: hanno generato un grande alberto, che adesso è stato abbattuto”. Nell’intervista al “Fatto” Michele Serra rimarca come la sua storia professionale sia iniziata a “L’Unità” ( “Per me è una famiglia, ci sono entrato a 20 anni, posso dire di aver imparato tutto lì) ma come ormai quella storia si sia conclusa, da tempo in realtà. La testata fondata da Antonio Gramsci, il giornale del Pci, ha perso un senso dopo la fine di quella importante storia politica, secondo il giornalista bolognese. ” Finito il Pci – e quel mondo di riferimenti sociali e culturali – è rimasto un guscio vuoto. Con dolorose conseguenze, in primis per queli che ci lavoravano Da quando è morto il Pci non ho capito bene cosa l’Unità rappresentasse”. Per Serra il ritorno de “L’Unità” nelle edicole è un’esigenza di bandiera, visto che sarebbe brutto per il PD di Renzi provocare un altro trauma identitario alla storia della sinistra dopo il conflitto visto per esempio sul Jobs Act tra il partito che rappresenta storicamente i lavoratori e il sindacato a cui ha sempre fatto riferimento la sinistra, la Cgil. “Se c’è qualche genio che riesce a riempire di contenuti quel guscio vuoto, ben venga. Spero che accada. Ma se non si trova il timbro per quella voce, allora si levi Gramsci. Bisogna essere adulti”. Serra sottolinea di dar ragione a Renzi quando gli riconosce come sia necessario pensare il futuro senza ricorrere agli schemi del passato. ” Però dovrebbe essere coerente fino in fondo e dire: dell’Unità non so che farmene “. Per il giornalista de “La Repubblica” il PD dovrebbe interrogarsi non solo sul senso dei giornali di partito, ma anche sullo stesso bisogno di partiti. ” Se per Renzi il partito è solo un comitato elettorale, è un’opinione rispettabile ma va espressa con chiarezza. Il partito serviva ad allargare la partecipazione, a una migliore distribuzione delle decisioni. Non mi sembra l’idea del segretario del PD”.

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