Che brutta fine stanno facendo le Cooperative, impigliate nella rete d’omertà di una nomenklatura di sinistra

lunedì, 30 marzo 2015

Che brutta fine stanno facendo le Cooperative, impigliate nella rete d’omertà di una nomenklatura di sinistra che ha instaurato con queste imprese un rapporto di protezione-soggezione inestricabile.
La vicenda della metanizzazione di Ischia con i suoi risvolti di corruttela che hanno portato oggi a dieci arresti, vede coinvolta per l’ennesima volta una delle più importanti cooperative italiane, la CPL Concordia, con sede in provincia di Modena. Le accuse vanno dalla collusione con ambienti malavitosi in provincia di Caserta, alla costituzione di una società in Tunisia destinata a custodire fondi in nero. Di mezzo le solite protezioni politiche (vedi il sindaco Pd, che è anche presidente dell’Anci in Campania) più o meno lubrificate con consulenze fittizie.
Suonano patetici gli appelli alla pulizia e alla trasparenza diffusi dal vertice, rinnovato un anno fa, della Lega delle Cooperative. Quando è evidente che chi sa non parla. E che intanto si consuma la dissipazione di un patrimonio antico, stritolato dalle logiche di un sistema da cui traggono vantaggio manager sempiterni e politici loro sodali. Il peggio della Ditta. Un pezzo della sinistra italiana snaturato e mortificato.

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