D’Alema s’impantana nel ridicolo e si conferma il miglior alleato di Renzi

lunedì, 30 marzo 2015

Nessun illecito, ci mancherebbe, nella relazione fra Massimo D’Alema e la Coop Cpl Concordia. Non ce n’era bisogno. Legittimo scambio di favori. Tu D’Alema mi aiuti nel procacciamento del business, io Coop finanzio la tua Fondazione. I complimenti rivolti dal manager al politico disposto a “mettere le mani nella merda”? Solo una colorita espressione, divulgata da magistrati che non ne avrebbero avuto il diritto. Solo che poi ci sono quei fatterelli… Le 500 copie del libro (che, ironia della sorte, s’intitola “Non solo euro”)… Le 2000 bottiglie di vino incluse, suppongo, fra le spese di rappresentanza.
Questo è il “di più” che impantana nel ridicolo D’Alema. Un’eminenza grigia non dovrebbe mescolare le sue attività private con la funzione politica. La mescita con la raccolta di preferenze in favore del sindaco di Ischia.
Ancora una volta D’Alema si conferma il miglior alleato di Renzi. Che sarà pure arrogante, ma non ha ancora procurato alla sinistra italiana i guai che le ha inferto il lider Maximo.

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