La pazza idea di Berlusconi sindaco Matusalemme di Milano

lunedì, 30 marzo 2015

Alle prese con una dura trattativa con la Lega Nord in vista delle prossime elezioni regionali, con l’obiettivo minimo/massimo di salvare Veneto e Campania ed evitare una nuova implosione, e con la speranza di rilanciarsi nel 2016 in Forza Italia starebbe maturando l’idea di candidare Silvio Berlusconi alle prossime comunali di Milano. Nel 2016 il rinnovo dell’amministrazione del capoluogo lombardo sarà l’appuntamento elettorale più importante dell’anno, a meno che si vada a elezioni politiche come l’accelerazione sulla legge elettorale potrebbe indicare. Sul “Corriere della Sera” di lunedì 30 marzo 2015 viene evidenziato come alcune dichiarazioni dello stesso leader di Forza Italia lascerebbero intendere su una sua riflessone in merito. Silvio Berlusconi avrebbe quasi 80 anni l’anno prossimo, un limite non di poco conto, anche se ciò varrebbe ancora di più se si candidasse a presidente del Consiglio alla scadenza dell’attuale legislatura, nel 2018. Per questo esponenti di Forza Italia come Mariastella Gelmini rimarcano come “la sua candidatura sarebbe senza dubbio la più forte in assoluto, quella capace, una volta di più, di unificare tutti, e non soltanto per il ruolo politico nazionale: lui sarebbe il miglior interprete di Milano e della sua capacità di costruire e di guardare avanti. Ma non so se ci sia la sua disponibilità. Dico la verità, qualche tempo fa io ci avevo pensato e gliel’ho detto. Ma lui ha un po’ lasciato cadere la cosa”. Alle comunali 2016, sempre che non ci siano in contemporanea le elezioni politiche, guarda anche Matteo Salvini, e questa voce su Berlusconi candidato sindaco a Milano potrebbe essere spiegata in questo senso. Forza Italia sta cedendo moltissimo alla Lega Nord per recuperare un’alleanza indispensabile per esser competitiva contro il PD di Renzi, in un contesto di sempre più radicale contrapposizioni tra le due forze maggiori del centrodestra. Salvini nazionalista no euro e anti immigrati, Forza Italia ancora punto di riferimento del Ppe in Italia. La corsa di Berlusconi per la guida di Milano non è comunque una novità assoluta della politica italiana. Nel 1997, dopo la sconfitta subita dall’Ulivo di Romano Prodi, il leader di Forza Italia ci pensò prima di chiedere a Gabriele Albertini di candidarsi per il centrodestra allora formato solo da FI, An e Ccd, in contrapposizione alla Lega del sindaco Marco Formentini. L’idea di Berlusconi sindaco di Milano era stata lanciata da Giuliano Ferrara, ma come spesso capita con le proposte del direttore del “Foglio” rimase lettera morta. La vittoria di Albertini alle comunali rappresentò però il primo successo del centrodestra che preparò la strada verso il ritorno al potere. Nel 2016 Forza Italia e Lega Nord sperano di fare la stessa cosa, e non pare casuale che al momento circolino i nomi dei loro leader come, piuttosto ipotetici, candidati sindaci. Nel PD invece si riflette su come organizzare la successione di Giuliano Pisapia, ma leader di caratura nazionale non dovrebbero essere della partita, anche perchè nel governo Renzi non c’è alcun milanese di rilievo.

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