A Isernia, cittadina del Molise di 21 mila abitanti, ci sono state solo 125 persone che nel 2013 hanno dichiarato redditi superiori ai 120 mila euro l’anno. Le Jaguar, macchina inglese che produce modelli costosi, da 50 mila euro in su, immatricolate sono invece di più, 133. Un dato curioso, che diventa più interessante se si considera che sono ben 1506 le macchine immatricolate con una cilindrata con più di 2500 cc. Questo dato è stato raccolto da “La Stampa”, in un articolo firmato da Raphael Zanotti, che ha incrociato i dati delle immatricolazioni delle automobili di grossa cilindrata con le dichiarazioni dei redditi. Il caso di Isernia è uno dei più evidenti della discrasia tra la media dei redditi dichiarati, piuttosto bassi, e la diffusione di automobili particolarmente lussuose. E’ vero che il reddito non è un concetto equivalente alla ricchezza, visto che ci possono essere persone con un patrimonio consistente e guadagni bassi, però i dati sono particolarmente stridenti. Come scrive Zanotti, ” ci sono zone del Paese come il Nord Est (ma solo una parte), il nord della Puglia, la Basilicata, una bella fetta di Calabria, il sud della Sicilia e il nord della Sardegna dove, a fronte di redditi dichiarati (a volte infimi) il numero di belle auto è sproporzionato. Altre zone, normalmente considerate ricche, come il Nord Ovest, gran parte della Toscana e il Lazio, hanno un parco auto decisamente modesto per quel che dichiarano”. A Crotone, per esempio, le automobili con più di 3 mila cc superano quelle immatricolate ad Asti, nonostante il reddito medio della provincia calabrese sia particolarmente basso, solo 13 mila euro l’anno.