Si è spento a 89 anni Mario Pirani, maestro di giornalismo e non solo. Uomo rigoroso e colto, ben radicato nella tradizione della sinistra italiana, Mario è stato protagonista, con il suo giornalismo economico e la sua passione politica, di un costante sforzo di modernizzazione. Antifascista, comunista critico, ispiratore della componente laica e progressista dell’ebraismo italiano, è stato uomo dell’establishment senza mai perdere l’indipendenza di giudizio. Per lui le ragioni dell’impresa non potevano separarsi dalla ricerca del benessere generale e del diritto dei lavoratori. Ma in più c’era il senso della storia, la visione internazionale, la cura dei risvolti umani del welfare, a comporre il quadro di un intellettuale rigoroso. Non si tirava indietro nella critica del radicalismo della cultura sessantottina, ma sempre cercando un rapporto con noi della generazione successiva.
E’ stato per me un amico affettuoso, insieme alla moglie Claudia che oggi abbraccio nel rimpianto.