Il galateo imporrebbe di non parlare male di una festa alla quale hanno avuto la cortesia di invitarti. Ma la politica non è un pranzo di gala, e allora lasciatemi dire che la Festa Nazionale dell’Unità convocata al Parco della Montagnola di Bologna in occasione del suo Settantesimo anniversario, è stata un fiasco. La testimonianza di un distacco fra partito e società di cui, alle regionali del novembre scorso, l’ex Emilia rossa aveva già fornito testimonianza con un astensionismo record.
Ecco, all’astensionismo si somma l’incazzatura. Gli unici dibattiti partecipati della Festa sono stati quelli a cui la gente si è autoconvocata per contestare dei ministri (Giannini e Poletti) Quanto al comizio conclusivo di Matteo Renzi, il premier ha sufficiente intuito politico per non scambiare il malcontento del mondo della scuola che lo ha fischiato con i vandali di Milano. Alla Montagnola ha misurato che scalare il vertice del Pd non basta a conquistarne il cuore e la base. Stasera con l’Italicum si doterà di uno strumento buono per comandare, ma non per farsi obbedire.