Nell’incontro tra la presidente della Svizzera Simonetta Sommararuga e il presidente del Consiglio Matteo Renzi il tema più importante è stato l’immigrazione. Il capo di stato elvetico ha reiterato la richiesta al nostro Paese di registrare tutti i profughi che arrivano nel nostro Paese. “Tutti gli Stati associati al sistema di Schengen devono onorare i propri impegni. Per la credibilità della politica europea in materia di migrazione tutti i richiedenti l’asilo devono essere registrati”. Sommaruga, consigliere federale alla Giustizia e esponente di spicco dei socialisti svizzeri, ha ribadito come l’Italia non abbia sempre rispettato le regole europee, parlando esplicitamente di lacune. La Confederazione Elvetica, così come l’Austria e la Germania, si sono spesso lamentate, in sedi formali, per le modalità con cui le nostre autorità gestiscono i migranti. Le normative comunitarie, a cui la Svizzera aderisce ex trattati bilaterali con l’UE, impongono che i profughi siano registrati dal primo Stato di accoglienza, l’unico a cui può esser fatta domanda di asilo. Per evitare questo vincolo numerosi migranti sono fatti transitare verso l’estero, in direzione Nord Europa. La Svizzera accoglie favorevolmente le discussioni in corso in seno all’UE volte a trovare una soluzione per ospitare gli immigrati e a evitare ulteriori drammi nel Mediterraneo. Ma anche l’Italia deve assumere seriamente i suoi impegni, ha rimarcato Simonetta Sommaruga. La presidente elvsetica ha ribadito nella conferenza stampa con Matteo Renzi che “le parole non bastano, occorrono fatti concreti.La Svizzera è solidale nella gestione dei profughi, ma l’Italia deve prendere sul serio la nostra solidarietà”. Per la consigliere federale socialista il sistema di Dublino che gestisce l’immigrazione europea deve essere rafforzato per tradurre in fatti la solidarietà europea, e non affermarla solo a parole.