Il “Corriere della Sera” di mercoledì 27 maggio 2015 riporta una notizia davvero curiosa. Il Partito Democratico dell’Emilia-Romagna ha indicato un esponente della Lega Nord, Daniele Marchetti, come relatore della legge sui campi rom. L’immigrazione è probabilmente l’argomento dove maggiore è lo scontro tra il PD e la Lega, specie dopo la svolta nazionalista e lepenista di Matteo Salvini, e ancora di più lo è la gestione dei campi rom. Il leader del Carroccio è impegnato ormai da diversi mesi in una costante campagna di monitoraggio delle strutture dove vive parte della comunità rom in Italia. Proprio durante la campagna elettorali delle regionali emiliane la visita di Salvini a un campo rom di Bologna suscitò un’accesa polemica, e un tentativo di aggressione nei suoi confronti da parte dei militanti dei centri sociali felsinei. Il Partito Democratico aveva incaricato la vicepresidente dell’Emiligia Romagna, Elisabetta Gualmini, di redigere una normativa per superare i campi rom. Il testo però non è stato ancora composto, e il gruppo consiliare del PD ha votato come relatore il leghista Daniele Marchetti, che aveva già depositato una proposta di legge in merito. La proposta leghista sarà la base di partenza della discussione nell’assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Beppe Boni, il vicedirettore del “Resto del Carlino”, ha elogiato la decisione ” Il Pd in Regione ha votato la relazione della Lega nord per arrivare ad un progetto di legge, che ovviamente subirà variazioni sulla base originaria, che però dovrebbe mettere un po’ di ordine nel caos di sprechi legato ai campi. I punti di riferimento della nuova legge sono due: lo smantellamento progressivo dei campi sosta e di quelli stabili a favore di microaree e la salvaguardia del principio che chi usa le utenze deve pagarle. Luce, acqua, gas, ritiro dei rifiuti non sono gratis. Basta regali a pioggia. Vedremo come andrà a finire e se la regione una volta tanto abbandonerà strade ideologiche per avviarsi su quella del buon senso”.